Inaugurazione mostra Child Labour di Franco Tagliente.
Incontri - Presentazioni
quando | 01/06/2024 |
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orario | Dalle 18:00 alle 18:30 |
dove |
Treviso Chiostro chiesa di San Francesco - Viale Sant'Antonio da Padova 2 |
prezzo | Ingresso gratuito |
info | franco@studiotagliente.com |
organizzazione | Studio Tagliente |
![](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/original/public/qz8ou1rl0bi0ao5z.png?itok=IoAjIj-q)
Arte per un impegno sociale a favore dei più piccoli. E’ la missione che ha scelto Franco Tagliente, trevigiano, dopo un lungo percorso di accompagnamento delle imprese nel crescere in innovazione, organizzazione interna e sostenibilità.
La mostra, che riceve il patrocinio di Confindustria Veneto Est, presenta questa sensibilità, intitolata emblematicamente Child Labour, che presenta il dramma dello sfruttamento dei lavoro minore. L’esposizione sarà inaugurata sabato 1 giugno alle 18 nel chiostro della Chiesa di San Francesco a Treviso.
Collegato all’esposizione – che rimarrà aperta fino al 13 giugno con orario 10 – 12,30 e 16 – 18,30 - è il progetto Proteggiamo i bambini, che Tagliente propone diventi un’iniziativa comune. “Vorrei riuscire a favorire la produzione sostenibile e di autentica qualità, coinvolgendo produttori, distributori e consumatori, certificando che i beni prodotti e venduti non derivano dallo sfruttamento del lavoro minorile. E’ un processo di ‘garanzia partecipata PGS’ che, come coinvolgimento collettivo, promuove forme di produzione etiche, generando credibilità e fiducia nel sistema di tutela dei prodotti”.
Le opere di Tagliente saranno donate a chi farà una donazione a CUAMM Medici con l’Africa.
C’è differenza fra un muratore che costruisce un muro senza sapere perché e chi invece è cosciente che serve per erigere una cattedrale?
Franco Tagliente, si è occupato per quant’anni in qualità di consulente aziendale di sviluppo organizzativo, marketing strategico e motivazione delle persone.
I suoi interventi professionali non sono stati direttivi giacché attraverso le “giuste” domande, formulate ricorrendo all’approccio del colloquio “maieutico”, i suoi interlocutori hanno per lo più saputo trovare da soli le giuste risposte.
Ha scritto: “La scoperta del marketing” ed. Mondatori, “Racisbero” ed. IxS, “Bilancio sociale” ed. Maggioli, “L’ottuplice sentiero delle imprese etiche” ed. A.S., “Della Creatività, ovvero come coniugare il diavolo con l’acqua santa” ed. A.S., “I conflitti in azienda” ed. A.S., “Innovation stream” ed. A.S., “La ribellione degli animali” ed. Ortica, Chiiu il grido della natura ed. Il mio libro; “Il secondo ladrone” ed. Novalis, “Tabula rasa”, “Putin giustiziato”, “Ultima lezione” e “Ladro di ricordi”.
La biografia di Franco Tagliente è quella di un “viandante”, come ama definirsi, che percorre vie sconosciute alla ricerca del senso della vita. Questo peregrinare ha fatto crescere in lui, nel corso degli anni, la consapevolezza di un ruolo che lo ha visto impegnato ad operare, da più di quaranta, oltre che nel mondo dell’economia anche in quello dell’arte giacché, come è fortemente convinto, non è possibile far evolvere il primo senza l’arricchimento del secondo.
Coltiva la scultura, la pittura ed il teatro. Come scultore ha avuto il privilegio di realizzare per Sua Santità Giovanni Paolo II “Micael”, un’opera marmorea, che il Papa ha ricevuto da lui nel 1997 per poi destinarla al Santuario di Lourdes. Sull’altare maggiore della Chiesa di S.Maria del Rovere di Treviso è collocata la sua scultura “Spirito Santo”. E’ stato allievo del pittore Gianni Ambrogio e di numerosi altri maestri dai quali si è discostato dal punto di vista stilistico per esplorare molteplici espressioni creative. E’ fortemente attratto dallo shodo e dalla ribellione comunicativa dei writers. La sua prima mostra ha avuto luogo nel 1995 nella Chiesa di S.Gottardo ad Asolo in occasione del XVII Festival Internazionale della musica. Ne sono seguite solo poche altre per la sua preferenza ad esporre soprattutto in occasione di eventi sociali per i quali le sue proposte artistiche possano essere di supporto e mai per finalità commerciali.
Da venti anni pratica il “teatro dell’oppresso” di Boal con la compagnia da lui fondata senza fine di lucro gli ecoiti.org. Conduce performance che affrontano criticità sociali con il coinvolgimento degli spettatori.