INTERMODALE: «UN'INCONCLUDENTE MEDITAZIONE PROGETTUALE»
Il consigliere Giorgio De Bastiani porta in consiglio un'interpellanza
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Al Consigliere comunale del PdL, Giorgio De Bastiani, la risposta data dall'ex sindaco, ora consigliere comunale, Giancarlo Scottà circa i lavori di realizzazione dell'interporto di San Giacomo, «un'inconcludente meditazione progettuale della giunta leghista», così lo definisce De Bastiani, non è per niente piaciuta per i suoi «toni ingiuriosi e intimidatori».
«La poco civile risposta dell’allora sindaco Scottà - dichiara De Bastiani - testimonia inequivocabilmente che ancora oggi, come allora, non si è reso conto di quale grave danno economico abbia causato il sottovalutare o non prendere in debita considerazione almeno la proposta del 2001 fatta da Zoppas Industries e CTV Logisped».
Nei prossimi giorni il consigliere del PdL depositerà un'interpellanza specifica sull'Intermodale, affinchè il tema venga affrontato nel prossimo consiglio comunale. «Potranno - sottolinea De Bastiani - così finalmente portare le loro ragioni in Consiglio Comunale, visto che mai in tale sede sono state discusse molte cose riguardanti l’Intermodale, come ad esempio la proposta Zoppas Industries del 2001»
«Li invito però, fin d’ora - sottolinea il consigliere - a rispondere in maniera chiara, documentata e completa a tutte le domande che saranno contenute nell’interpellanza, riservandomi poi logicamente di commentare a mezzo stampa tali loro risposte, visto che in Sede di Consiglio Comunale - chiosa - non è data opportunità all’interpellante di intervenire sulle risposte dell’Amministrazione Comunale».
Al centro del dibattito che vede maggioranza e minoranza scontrarsi, dunque, l'area che doveva essere adibita a centro intermodale nella zona industriale di San Giacomo di Veglia. Un'area, mette in luce il consigliere del PdL, che «un qualsivoglia esperto ferroviario e di spedizione logistica avrebbe immediatamente evidenziato e bollato come insufficiente e inadeguato il nostro scalo ferroviario, l'area circostante e l'interporto, perchè privo di un raccordo lungo quanto un treno completo e di adeguate aree di movimentazione, oltre che di ampi magazzini per il deposito delle merci».