Ladri investono carabiniere durante la fuga
Zaia, servono rinforzi per le forze dell'ordine
CASTELFRANCO - Sorpresi dopo aver compiuto una serie di furti in abitazioni, tre albanesi hanno investito un carabiniere, ferendolo gravemente, prima di essere arrestati.
È' accaduto ieri notte nella zona trevigiana della Castellana colpita duramente negli ultimi tempi, come molte altre aree del Veneto, da furti e assalti ad abitazioni ed esercizi commerciali. Per questo l'Arma aveva predisposto un piano di prevenzione che ha dato i suoi frutti.
I tre albanesi, dopo aver messo a segno vari colpi, stavano rientrando al loro covo quando sono incappati in un posto di blocco dei carabinieri. Il militare, che sulla strada aveva intimato l'alt, è stato investito dall'auto, rubata, dei malfattori ed ha riportato fratture alle gambe ed è stato ricoverato in ospedale.
È' nato un inseguimento, facendo concentrare nella zona sei pattuglie che hanno accerchiato l'auto dei banditi che sono stati costretti ad abbandonare il mezzo e a fuggire a piedi. Alla fine gli albanesi sono stati raggiunti e arrestati. La vettura dei malviventi era piena di refurtiva.
Il carabiniere ha una prognosi di 60 giorni per la frattura di tibia e perone della gamba sinistra.malviventi era piena di refurtiva.
Gli albanesi arrestati, senza fissa dimora, hanno tutti precedenti e un'età compresa tra i 39 e i 33 anni. Prima di essere bloccati dai militari avevano effettato nella notte una serie di colpi, gli ultimi dei quali in due abitazioni a Ponzano. malviventi era piena di refurtiva.
Nella casa di Treviso che fungeva da base per la banda gli investigatori hanno recuperato refurtiva di vario tipo, tra cui telefoni, oro e televisori, per un valore di circa 50 mila euro.malviventi era piena di refurtiva.
Zaia, servono rinforzi per le forze dell'ordine
Esercito di pattuglia e modifica leggi per reati predatori
"Solidarietà al militare ferito, ringraziamento a tutti gli uomini dell'Arma che ogni giorno difendono i nostri territori e la nostra gente ingaggiando una sfida impari contro una delinquenza sempre più sfrontata e convinta dell'impunità, ma anche la constatazione che bisogna dire basta e chiedere tutti insieme, cittadini e istituzioni, con forza al governo, che gli uomini delle Forze dell'Ordine siano messi in condizione di difenderci, dando loro più mezzi e più uomini". A dirlo il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, alla notizia del ferimento del carabiniere.
"Sto seguendo con i responsabili delle Ulss interessate il decorso sanitario del militare ferito, questo eroe che ringrazio a nome di tutti i veneti per il sacrificio compiuto per garantirci sicurezza e legalità - prosegue Zaia -, ma l'abnegazione dei nostri uomini delle forze dell'ordine non basta più. Contro questa delinquenza montante e aggressiva, feroce e consapevole che lo Stato non è più in grado di farle argine, bisogna reagire.
Ripeto quello che ogni governo di buon senso dovrebbe fare: togliere gli uomini dell'esercito dalla caserme e metterli a pattugliare le strade affidando loro anche compiti di polizia giudiziaria; modificare le leggi penali e di procedura penale (altro che disquisire ogni giorno su riforme costituzionali ed elettorali che interessano solo partiti e segreterie politiche!) togliendo la sospensione condizionale della pena a chi si macchia di reati predatori ed evitando quindi che chi viene arrestato sia scarcerato in 24 ore; tagliare sprechi (ce ne sono per 30 miliardi se si applicassero i costi standard del Veneto a tutta l'Italia) per trovare nuove risorse per le nostra Forze dell'Ordine".
"A tutti gli operatori impegnati per la nostra sicurezza - conclude Zaia - un sentito ringraziamento e al carabiniere ferito l'augurio che possa presto ristabilirsi. L'eccellente sanità veneta è a sua disposizione".