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06 maggio 2024

Conegliano

L'asilo chiude. Contro il volere di una vecchia contessa

La struttura diventerà una casa di riposo per le Ancelle di Gesù Bambino

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SAN PIETRO DI FELETTO -  Suore stanche, un asilo che chiude, una vecchia contessa e il suo antico testamento. Sono gli ingredienti dell’ultima polemica a San Pietro di Feletto.

 

Tutti contro tutti: minoranza contro il sindaco, consiglio pastorale contro le religiose. A rimetterci, per ora, sono i bambini del felettano: la decisione delle Ancelle di Gesù Bambino è infatti quella di chiudere lo storico asilo di via Roncalli. Dal prossimo anno scolastico, quell’edificio sarà solo una casa di riposo per le religiose: per la prima volta dopo quasi cinquant’anni, i giochi per bambini nel giardino accanto alla struttura resteranno inutilizzati.

 

Il sindaco di San Pietro, Loris Dalto, ha preso atto della decisione: in fondo, quest’anno è iniziato solo con sei bambini, e le suore non hanno né i mezzi né le possibilità per potenziare il servizio offerto. Dai banchi della minoranza, però, Maurizio Tondato ha estratto il classico coniglio dal cilindro: il vecchio lascito con cui una contessa veneziana, tale Maria Walter Bras, donava l’edificio alle Ancelle di Gesù Bambino.

 

Per ottenere il prezioso documento, si è scontrato con la burocrazia cervellotica degli archivi di Stato. Effettivamente, in più punti del lascito, datato 8 giugno 1964, la contessa pone come clausola della donazione “l’impegno da parte dell’istituto stesso di provvedere al funzionamento dell’asilo». Pare che qualche sera fa, in consiglio pastorale, il codicillo sia stato letto ad alta voce davanti alle religiose. Come per rinfrescare la memoria.

 

Pare, inoltre, che la lettura di quella clausola non abbia fatto cambiare idea alle Ancelle di Gesù Bambino. E allora Tondato, per cambiare il destino della futura casa di riposo, stuzzica il sindaco: «Avrebbe dovuto proporre soluzioni alternative come, per esempio, la trasformazione in sede staccata di altri asili pubblici o privati, garantendo ai residenti di San Pietro di Feletto la priorità di utilizzo. Di questo passo, il centro sta diventando un quartiere dormitorio: non è rimasto nulla».

 


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