Le proposte di Moretti e Rubinato per le primarie
Attraverso i rispettivi coordinatori trevigiani
TREVISO - Si avvicina la scadenza del 17 novembre, data ultima per la presentazione delle firme per sostenere le candidate del PD alle primarie del 30 novembre, già formalmente indette per domenica 30 novembre dalle ore 8 alle 20.
Abbiamo intervistato i coordinatori trevigiani delle due parlamentari, Alessandro Basso (foto a sinistra) per Moretti e Giulia Zangrando (foto in basso) per Rubinato, ponendo loro le medesime domande.
La tua nuova responsabilità di coordinatore provinciale: come, quando e perché è nata?
Zangrando:Nasce conoscendo Simonetta e in particolare il suo impegno che mette al servizio del territorio in modo onesto e senza interesse personale per il bene dei veneti. Per cui quando ho saputo della sua decisione di partecipare alle primarie, insieme a molti altri abbiamo dato la disponibilità a collaborare con lei per un progetto condiviso e utile al Veneto.
Basso: Il mio impegno per la Moretti nasce quando con altri 125 giovani amministratori e dirigenti di Partito di tutto il Veneto abbiamo deciso di firmare un appello per chiederle di candidarsi alla Presidenza della Regione. Ho deciso di sostenere la Moretti perché ha dimostrato, quando ha fatto il vicesindaco di una città importante come Vicenza, di essere un’ottima amministratrice nonostante le mille difficoltà; perché sa parlare ai Veneti con i quali è evidentemente in sintonia. La responsabilità di coordinatore provinciale della campagna era inaspettata. Ho ricevuto una telefonata ed ho accettato con piacere sicuro del fatto che ci sarebbero stati molti altri giovani che mi avrebbero nell’incarico.
Le tappe principali della candidata nella nostra provincia?
Zangrando: Parlare di tappe dopo che la direzione e il segretario regionale hanno imposto delle regole chirurgiche per ostacolare le primarie e la candidatura di Simonetta appare quanto meno ironico, perché per organizzare delle tappe ci sarebbe stato bisogno di più tempo per far conoscere e comprendere a fondo il nostro progetto.
Basso: Alessandra sarà nella Marca sabato 15 novembre. La prima tappa sarà al mercato di Treviso perché è, prima di tutto, con i cittadini che vogliamo parlare. Poi saremo nel Vittoriese, ma il programma è ancora in fase di elaborazione e sarà consultabile presto sulla pagina Facebook Treviso x Alessandra Moretti.
E' possibile un dibattito tra le due candidate a Treviso?
Zangrando: Noi lo auspichiamo così come abbiamo proposto al segretario regionale di organizzare almeno un confronto per ogni provincia nella manciata di giorni che ci hanno concesso per far conoscere e diffondere il progetto, ovvero dal 18 al 29 novembre. Non siamo certamente noi a doverlo organizzare, dovrebbe essere una volontà e un segnale democratico della direzione regionale.
Basso: Il dibattito tra le due potrebbe esserci, ma dati i tempi stringenti, non è garantito. In ogni caso, Alessandra Moretti parteciperà ad un’assemblea pubblica, aperta a tutti i cittadini, lunedì 24 novembre.
Qual è l' omissione più importante della Giunta Regionale nei confronti di Treviso da parte della Giunta Zaia...
Zangrando: La fallimentare gestione dell’Ente Parco del Sile, immobilizzato dalle liti e vendette in casa leghista che hanno messo in evidenza un sistema di potere interessato soltanto all’occupazione di poltrone. Si è persa fino ad oggi l’occasione di farlo diventare il fulcro di una valorizzazione del territorio, il volano di uno sviluppo economico sostenibile, ancor più importante in questo momento di crisi.
Basso: La Marca è una provincia che spesso, in Regione, viene dimenticata e non è mai stata valorizzata. Si pensi alle opportunità che il settore agroalimentare può portare alla nostra provincia con i suoi prodotti d’eccellenza oppure al settore manifatturiero che è apprezzato in tutto il mondo, ma ora in crisi perché non è stato valorizzato e messo nelle condizioni infrastrutturali e logistiche per essere efficiente.
Le responsabilità maggiori per il dissesto idrogeologico nel nostro territorio...
Zangrando: Il dissesto idrogeologico è una delle priorità del programma politico di Simonetta. Al tema abbiamo dedicato anche una tappa del nostro BarCamp, dove è stato presentato un sondaggio in cui emerge come i trevigiani siano legate ad una scorretta pianificazione, alla cementificazione dei letti dei fiumi e ad una massiccia urbanizzazione. Per il futuro bisogna agire sulla realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idraulico, snellendo l’iter autorizzatorio, sul potenziamento dell’informazione e della rete di protezione civile, su un’urbanizzazione ad invarianza idraulica, su una maggiore consapevolezza civica dell’importanza della rete idrografica attraverso i contratti di fiume.
Basso: La Provincia di Treviso è costellata di cave, oltre il 50% del fabbisogno di materiale da escavazione viene estratto nella Marca. Il nostro territorio è stanco e ci mostra la sua fragilità ogni giorno che passa. Il Presidente Zaia ha dichiarato che dobbiamo smettere di cementificare, ma è evidente che alle parole non sono ancora seguiti i fatti. Prima o poi dovremmo fronteggiare le conseguenze delle azioni dell’uomo, fermiamoci ora prima che tutto sia irrecuperabile, proponiamo un “new deal” del territorio, prendiamoci cura di lui e consegniamo alle prossime generazioni un Veneto sicuro e non disastrato come quello attuale. Prendiamoci cura anche del Piave, smettiamo di scavare nel suo letto e non distruggiamo più la vegetazione che lo segue. Credo che il futuro delle prossime generazioni valga più di qualsiasi interesse economico che può esserci adesso.
I treni e i disservizi maggiori per i pendolari...
Zangrando: I disagi sono quotidiani. Su buona parte delle tratte, in particolare quelle tra Treviso e Portogruaro, tra Treviso e Venezia, ma anche Treviso-Montebelluna. Il collegamento ferroviario tra le città va potenziato e modernizzato, sull’esempio delle regioni europee più avanzate. L’orario cadenzato è partito con buone intenzioni, ma con risultati non soddisfacenti, cui va posto rimedio stanziando risorse adeguate sia per il servizio dell’utenza, sia per migliorare la rete infrastrutturale, compresa l’eliminazione di tutti i rimanenti passaggio a livello. Basso: Abbiamo una situazione del trasporto pubblico locale che è a dir poco imbarazzante, da terzo mondo. Se rapportato al numero degli abitanti, il finanziamento della Regione per le ferrovie è ridicolo, solo 6,7 euro pro capite, molto meno di quanto facciano tutte le grandi regioni del centro, del nord e alcune del sud. La politica è fatta di scelte. Zaia ha scelto di far muovere i Veneti con le proprie automobili a loro spese e non pensa minimamente a migliorare il servizio per i pendolari che si sono già resi conto che qui in Veneto siamo ancora fermi alla Preistoria e ben lontani dai più bassi standard europei, realtà in cui sono presenti società di trasporti uniche che permettono la mobilità su rotaia e su gomma con uno stesso biglietto. Senza considerare che il progetto per la SFMR, la metropolitana di superficie, è dato per disperso.
Gli interventi più urgenti che Treviso attende dal prossimo Governatore...
Zangrando: Oltre agli investimenti sulle opere di mitigazione del rischio idraulico e al miglioramento del servizio di trasporto ferroviario per i pendolari, vorrei ricordare l’esigenza di avere una nuova legge sull’attività di cava che aspettiamo da 30 anni. Sulla proposta di legge, presentata dalla Giunta Zaia, si è sfiorata la crisi della maggioranza di Centro Destra. Questo è un ambito in cui è chiaro che serve un nuovo governo regionale capace di mettere fine allo scempio del nostro territorio. Anche in tema di sanità, è arrivato il momento di privilegiare i bisogni di cura delle persone agli interessi di chi realizza progetti di finanza (vedi il caso dell’ospedale di Treviso dove va trovata una soluzione per non perdere il finanziamento statale di 50 milioni per la sua riorganizzazione).
Basso: Treviso si attende un trasporto pubblico locale efficiente, non è possibile che un cittadino che da Treviso deve andare a Mogliano deve cambiare autobus a Preganziol. La Marca si attende che venga rispettato il bilancio per quanto riguarda le scuole materne paritarie: in Veneto fanno un servizio pubblico, nel bilancio erano stati destinati 21 milioni per le scuole di tutta la Regione, ma quei soldi non ci sono più e se il problema non si risolve, molte scuole saranno costrette a chiudere. Treviso si aspetta che il suo territorio venga curato e valorizzato, si aspetta che venga detto un netto “basta” a cave e quant’altro che mettono in pericolo l’incolumità dei trevigiani. La Marca vuole tornare ad essere il cuore produttivo del Veneto. I trevigiani hanno ancora molto da dare e bisogna investire perché possano tornare a mettere in campo la loro professionalità e la loro dedizione. Treviso ha un grande patrimonio artistico, culturale e storico che deve essere valorizzato e non può restare abbandonato a se stesso e che deve aprire le porte al resto del Veneto, all’Europa e al mondo.
pietro.panzarino@oggitreviso.it