"Libertà, libertà": i venetisti dichiarano l'Indipendenza
Circa mille in pizza, 2,3 milioni di voti, Busato:"Il popolo è sovrano"
| Isabella Loschi |
TREVISO – Chiuso ieri sera il referendum per l’Indipendenza del Veneto. Migliaia i sostenitori in piazza dei Signori a sventolare il gonfalone di San Marco.
Sul palco allestito per l’occasione Gianluca Busato, per tutti “Giane”, fondatore di Plebiscito.eu, attorniato dal comitato di Plebiscito.eu e da tutti i promotori. Acclamato e applaudito dal pubblico, la folla si esalta e grida «Par tera, par mar, San Marco!» e «Libertà, libertà!». «Libertà dallo stato usurpatore e fallimentare fanno eco dal palco», Busato e Franco Rocchetta, pioniere della Liga Veneta.
Verso le 21 arrivano l’annuncio dei risultati del referendum. Il leader Busato lascia il microfono alla giovane ed emozionata Anna Durigon di Zero Branco, che per l’indipendenza aveva fatto anche lo sciopero della fame. Alla domanda “Vuoi che il Veneto diventi una Repubblica Federale indipendente e sovrana?” hanno risposto 2 milioni 360.235 di elettori, pari al 73% del corpo elettorale regionale. I si' sono stati 2 milioni 102mila 969, pari all'89%, i no 257.276 (10,9%). Ci sono pure i voti non validi, 6.815 (forse anche quello di Toni Sugaman?), quelli che a detta di Busato sono stati cancellati dal sofisticato sistema di incrocio e verifica dati, considerati degli “abusi”.
«E' una battaglia di civiltà. Oggi abbiamo sconfitto il regno del male e il peggior inferno fiscale del mondo, lo Stato italiano. Questo è l’esito della volontà sovrana», ripete Busato, che da qui in poi parlerà dal palco solo in dialetto veneto come chiede la folla che copre oltre metà piazza, arrivata da tutto il Veneto. «Da anni lavoro per questo referendum, io mi sono assunto delle responsabilità di fare delle scelte: il fatto che io sia qui è la dimostrazione del fallimento della classe dirigente della partitocrazia italiana». «Ora nomineremo una delegazione, il consiglio dei dieci del Veneto, che costituirà il primo nucleo istituzionale della risorsa Repubblica Veneta».
Busato, tra la commozione dei sostenitori sul paco, legge la dichiarazione di “Indipendenza della Repubblica Veneta”: «Avendo liberamente convocato con le proprie forze e con il sostegno di volontari un plebiscito per via telematica che è durato dal 16 al 21 marzo 2014 e i cui risultati sono stati verificati nella loro veridicità. Avendo il plebiscito posto ad ogni cittadino residente in Veneto..”Vuoi tu che il Veneto diventi una Repubblica federale indipendente e sovrana?” In base ai risultati a disposizione di ogni ente internazionale legittimo di controllo e mettendo tali risultati a disposizione dello Stato italiano…In nome di San Marco, del popolo veneto e del diritto delle genti, in omaggio alla democrazia e alla volontà generale, noi oggi, venerdì 21 marzo 2014, decretiamo decaduta la sovranità italiana sul popolo e sul territorio veneto e ne decretiamo decadute le magistrature politiche dichiarando l'Indipendenza del popolo veneto e del suo territorio. Confermiamo e proclamiamo la Repubblica Veneta".