05/05/2024poco nuvoloso

06/05/2024parz nuvoloso

07/05/2024pioggia debole e schiarite

05 maggio 2024

Treviso

Maltempo, "In Veneto situazione devastante, peggio del 2010"

Zaia e Stival fanno il punto della situazione. Esercito ancora all'opera

|

|

Maltempo,

TREVISO - Per il presidente del Veneto Luca Zaia, la situazione causata dal maltempo nel Veneto "è devastante". "Abbiamo i danni della neve in montagna, una slavina ha travolto un impianto di risalita - ha ricordato Zaia - tetti che crollano e non sappiamo ancora cosa troveremo quando l'emergenza sarà finita. Dall'altro c'è la preoccupazione del freddo che non arriva, e quindi dello scioglimento delle nevi". "Le previsioni - ha aggiunto - non ci aiutano. Infine c'è poi la necessità di far fronte a tutta una contabilità di danni registrati da privati e da aziende, ma soprattutto ad opere pubblico, in particolare alle strade".

 

Zaia ha ricordato di aver chiesto ieri lo 'stato di calamità' e di essere rimasto in contatto con il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, "che ho trovato in ufficio ad ora tarda" ha precisato il governatore. "Ho scoperto - ha aggiunto - che è molto informato sulle problematiche del Veneto ed è stato molto efficiente nel rispondere alle istanze dei veneti. E' sempre stato ed è un nostro punto di riferimento".

Cortina d'Ampezzo

Il presidente veneto Zaia ha detto inoltre di attendersi un 'piano nazionale' per poter stabilire investimenti e tempi necessari per mettere mano ai fiumi e al sistema idrogeologico, ma anche un intervento dallo Stato "per le opere finanziate, visto che mancano ancora due miliardi di euro". Nel frattempo Zaia ha scritto al premier Enrico Letta "per chiedere un interessamento rispetto al Veneto. Il Veneto non può essere lasciato solo in questa condizione".

 

"E' stata una settimana molto pesante, molto di più del 2010 dove l'acqua scesa è stata minore di questi ultimi giorni, con le ovvie conseguenze del fenomeno". Così l'assessore regionale alla protezione Civile, Daniele Stival, sul maltempo che ha messo in ginocchio mezzo Veneto. Stival ricorda che fenomeno meteorologico anomalo per questo periodo ha coinvolto l'intero paese: "il freddo non c'è stato e ciò ha comportato che sui monti tra gli 800 e i mille metri la neve si è sciolta subito appena caduta. L'acqua, anche nei fiumi, è venuta giù abbondantemente provocando i primi movimenti franosi in collina e nella pedemontana"

 

"L'altro problema - prosegue Stival - è cosa ci lascerà dietro, cioè quanto saranno indeboliti e sporchi i letti dei fiumi e dei canali. Tutte queste problematiche saranno importanti anche per contabilizzare i costi dei danni, tenendo conto che anche se l'Italia, dal punto di vista mediatico, ci ha tenuto sottotono rispetto a Fiumicino e al Tevere, abbiamo avuto tantissime famiglie e imprese che sono rimaste vittime". Per il momento, secondo Stival, "è impossibile fare un bilancio dei danni, bisognerà attendere quando la situazione si sarà normalizzata. Però, con lo Stato di calamità regionale, ogni famiglia e ogni impresa potrà recarsi nei comuni di appartenenza per dichiarare i danni avuti, in modo che possiamo fare sintesi e fare una richiesta completa al governo nazionale".

 

Stival infine ribadisce l'importanza della prevenzione e dei lavori, almeno per gli interventi contro il rischio idrogeologico: "servono due miliardi e mezzo e, se volessimo fare un piano decennale, significa investire 250 milioni annui. La Regione riesce, con il suo bilancio, a tirare fuori dai 50 ai 100 milioni all'anno. Servirebbero 100-150 dallo Stato se vogliamo fare qualcosa di serio in un tempo sufficientemente breve, altrimenti rincorreremo sempre l'emergenza che ci verrà a costare tre-quattro volte tanto".

 

E mentre la giunta discute sul da farsi, continua l'impegno dell'Esercito nelle zone del Veneto colpite dall'eccezionale ondata di maltempo. In particolare, come sottolinea lo Stato maggiore della Forza armata, fin dalle prime ore dell'emergenza, su richiesta delle prefetture, i militari sono intervenuti nelle province di Belluno e di Treviso. Circa 140 militari e 41 mezzi dell'Esercito, tra cui cingolati BV-206 e macchine movimento terra, sono stati impiegati, nel bellunese, per il ripristino della viabilità e per lo sgombero della neve accumulata nei comuni di Cencenighe Agordino, Santo Stefano di Cadore, Pieve di Cadore, Falcade, Valle di Cadore, Arabba, Borca di Cadore, Rocca Pietore, Forno di Zoldo, San Pietro di Cadore, San Vito di Cadore, Sappada e Cortina d'Ampezzo. A Cortina d'Ampezzo, inoltre, i rocciatori dell'Esercito sono impegnati nello sgombero dei tetti dagli oltre 2 metri di neve accumulata.

 

Nel trevigiano 175 uomini, mezzi speciali del genio e idrovore, per un totale di 35 mezzi dell'Esercito, sono stati impegnati per il monitoraggio e il rafforzamento degli argini, per il drenaggio delle acque e per la rimozione di detriti nei comuni di Motta di Livenza, Meduna di Livenza e Preganziol. In Emilia Romagna 60 militari dell'Esercito continuano ad operare nella provincia di Modena per il monitoraggio degli argini dei corsi d'acqua nel comune di Bomporto. Nel Lazio l'Esercito opera, in concorso alle autorità locali, nel comune di Fiumicino con personale del genio, mezzi speciali, pompe idrovore e un' unità medica con il compito di fornire assistenza sanitaria.

 

Le previsioni di certo non aiutano: pessime infatti le notizie sul fronte meteo per il Veneto. Secondo gli esperti del sito '3Bmeteo' sulla regione sono in arrivo altre quattro perturbazioni nei prossimi giorni". "Maltempo non stop sul Veneto, con tanta piogge e ulteriori nevicate in montagna, intervallate da brevi pause; rischio frane e allagamenti", commenta il meteorologo Edoardo Ferrara. Un'anomalia nelle precipitazioni supportata da dati inquietanti. A gennaio sul Veneto, segnalano gli esperti del sito on line, è piovuto fino al 300% in più del normale, mentre nevicate così abbondanti non si registravano sulle Dolomiti dalla fine degli Anni '70. "Colpa di una serie di perturbazioni atlantiche - prosegue Ferrara - che continuano a penetrare agevolmente sul Mediterraneo interessando anche l'Italia. La situazione non è destinata a migliorare, con almeno altre quattro perturbazioni attese da oggi a martedì prossimo"

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×