MURARO: “IL GOVERNO CI HA LEGATO MANI E PIEDI”
Tagli sugli investimenti in Provincia per rispettare il patto di stabilità
Treviso – Il denaro c’è (180 milioni in cassa), ma non lo si può usare. Perchè le amministrazioni pubbliche devono rispettare il patto di stabilità, che impone un tetto massimo di spesa, indipendentemente da quello che c’è nelle casse di Comuni e Province. Il risultato? La Provincia di Treviso, alle prese in questi giorni con la preparazione del bilancio di previsione, dovrà ridurre gli investimenti per viabilità ed edilizia scolastica di 32 milioni di euro in 3 anni.
I numeri li fornisce direttamente Leonardo Muraro, presidente leghista dell’amministrazione provinciale. “Per viabilità ed edilizia scolastica – spiega Muraro - prevediamo un investimento di 38 milioni l’anno prossimo, di 17 milioni nel 2010 e di appena 6 milioni nel 2011”. Da 38 a 6 milioni in tre anni. “Già – afferma il presidente -, il che significa fare solo la manutenzione delle strade. Dobbiamo ringraziare il patto di stabilità”.
Il patto, va ricordato, è un accordo stipulato dai Paesi membri dell'Ue e riguarda il controllo delle rispettive politiche di bilancio, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione Economica e Monetaria europea. “Abbiamo in cassa 180 milioni di euro – afferma il presidente della Provincia – ma non ce li lasciano spendere; è stato posto anche un parametro di legalità, per cui il segretario generale non può dichiarare legittimo un bilancio di previsione che non rispetti il patto di stabilità”.
“Ci hanno legato mani e piedi”, prosegue Muraro. Ad andare in sofferenza, saranno soprattutto i settori “non essenziali”, con tagli su “progetti culturali, sportivi e per il sociale”. “Mi auguro – conclude Muraro - che la Comunità Europea e il governo rivedano qualche parametro, soprattutto quello che m’impedisce di spendere quello che ho già in casa”.