Vittorio veneto - I comitati non ci sono riusciti, ma lui sì. Lui magari lo potrà fare. Il “lui” in questione è un pene di marmo di due metri di lunghezza (per la larghezza lasciamo le stime agli archeologi) che ieri è stato rinvenuto lungo il tracciato della cosiddetta Bretella di Ceneda. La strada che dovrebbe collegare il casello nord dell’A 27 con la Statale 51 Alemagna (all’altezza dell’Emisfero).

Durante i lavori di scavo, le ruspe degli operai si sono trovate di fronte a un prepuzio marmoreo di dimensioni irreali. Scavando intorno all’inconsueta collina emersa dallle zolle rimosse, gli operai hanno scoperto che il ventre terroso oggetto di escavazioni custodiva un fallo di volume....esagerato. Un pene di quasi due metri di lunghezza forse appartenente  a un guerriero romano, sepolto – presumibilmente (gli accertamenti sono tuttora in corso) - in una necropoli che potrebbe coincidere con l’area interessata all’escavazione.

In questi giorni sono infatti iniziati i lavori di perlustrazione del terreno che stanno interessando via dei Mori, in zona Vendran a Ceneda.

Lavori che avrebbero dovuto creare un tracciato idoneo a ospitare la Bretella di collegamento tra l'autostrada e la statale. Il pene, emerso dagli anfratti erotici del passato ha però lasciato a "bocca" aperta le ruspe, stoppando inevitabilmente i lavori. Le autorità mantengono sul rinvenimento il massimo riserbo. Anche perché parlarne oggi sarebbe fallace: è, o no, il primo aprile? Buona giornata di scherzi...a tutti.

Emanuela Da Ros