PUNTAVA A MEZZO MILIONE DI EREDITÀ
L'alibi, per i 100mila euro che aveva versato a Marin, l'acquisto di una casa
CONEGLIANO - Laura de Nardo ha 'investito' 200 mila euro nell'omicidio del marito per ereditare un patrimonio valutato dagli investigatori intorno a mezzo milione di euro. Al killer Ivan Marin ha versato metà del compenso in anticipo il resto della somma gliela avrebbe sborsata solo 'a cose fatte', almeno così prevedeva l'accordo.
E' uno dei particolari dell'omicidio su commissione di Eliseo David, 71 anni, architettato dalla moglie Laura De Nardo, di dieci anni più giovane.
Ivan Marin e la moglie della vittima Laura De Nardo
Il dirigente della squadra mobile di Treviso Riccardo Tumminia ha ricostruito la probabile dinamica del delitto che la donna aveva incaricato Marin di progettare e portare a termine per sbarazzarsi del marito. Marin, a sua volta, si è rivolto ad un suo conoscente, Gennaro Geremia, con il quale due notti fa ha atteso che l'anziano si addormentasse per poi narcotizzarlo con un solvente per vernici e soffocarlo con un cuscino.
Nel frattempo, la moglie era al piano terra ad aspettare e per ingannare l'attesa - ha raccontato lei stessa - ha giocato al solitario sul suo pc. Gli investigatori hanno confermato che il movente sarebbe stato l'eredità, sulla cui effettiva consistenza sono in corso accertamenti più dettagliati.
Laura De Nardo, Marin e Geremia sono in stato di fermo per omicidio premeditato in concorso, mentre il quarto finito in manette, Mirco Dalla Giustina, è accusato di favoreggiamento e ricettazione: è stato arrestato 'quasi' in flagranza per essere stato trovato in possesso di orologi e oggetti preziosi sottratti alla vittima per avvalorare la tesi della rapina.
L'ALIBI DELLA DONNA: L'ACQUISTO DI UNA CASA
C'era un contratto di compravendita di parte della casa di uno dei killer, valore di 100mila euro, tra gli alibi che Laura De Nardo, 61 anni, si era pre-confezionata in vista delle indagini sull'uccisione del marito. Lo si è appreso da fonti della Questura trevigiana.
La donna, nell'interrogatorio, ha raccontato che quei 100mila euro spesi, prima tranche dei 200mila promessi a Ivan Marin, 36 anni, uno degli esecutori materiali del delitto, li avrebbe spiegati con la necessità di acquistare un alloggio nel quale voleva passare da sola la convalescenza dopo alcuni interventi chirurgici che la aspettavano. In realtà un alibi, ha confessato De Nardo, messa davanti all'atto di compravendita di una parte dell'abitazione in cui risiede lo stesso Marin.