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19 maggio 2024

Treviso

Ospedale di Treviso, nuova strumentazione per l’Urologia e progetto per la cura dei pazienti sopravvissuti al ricovero in Terapia Intensiva

Frutto delle donazioni di oltre 100mila euro dalla Forel Spa

| Isabella Loschi |

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foto ulss donazione

TREVISO - Valutare lo stato cognitivo e la qualità di vita dei pazienti sopravvissuti al ricovero in Terapia Intensiva per raccogliere informazioni e migliorare il percorso di cura. E’ questo uno degli obiettivi dell’innovativo studio presentato dal dottor Paolo Zanatta, primario di Anestesia e Rianimazione all’ospedale di Treviso. “Questo permetterà di raccogliere dati utili a migliorare il percorso di cura e minimizzare le sue problematicità, oltrepassando la fase acuta di malattia ed accrescendo le conoscenze circa i disturbi e le difficoltà conseguenti ad una lunga permanenza nei reparti di cura intensiva”, spiega il primario. Il ricovero in Terapia Intensiva evento improvviso e traumatico per il paziente, comporta spesso, infatti, conseguenze a lungo termine a livello fisico, cognitivo ed emotivo. Contemporaneamente, le Unità di TI dimettono i pazienti verso altre Unità di ricovero perdendone traccia, senza evidenza delle sue condizioni una volta uscito dall’ospedale.

Il progetto PICCA - Post Intensive Care Cognitive Assessment - prevede la presenza di un psicologo in affiancamento al responsabile per la conduzione del progetto che si occupi del follow up delle persone dimesse dalla terapia intensiva, ricontattandole per seguire le loro storie e indagare il loro livello di autonomia, anche cognitiva attraverso interviste o colloqui. Il progetto di durata biennale, è reso possibile grazie alla donazione di 60mila euro da parte dell’azienda Forel Spa di Vallio di Roncade che in questi anni ha donato anche all’Urologia dell’ospedale di Treviso alcune strumentazioni d’avanguardia.

Un sodalizio di lunga data, quello intrecciato con l’azienda sanitaria, che risale a una prima donazione avvenuta una decina d’anni fa di una sonda per l’esecuzione dell’ecografia prostatica trans-rettale per la diagnosi e le manovre operative nei pazienti con sospetta o già comprovata neoplasia prostatica, cui è seguita, negli anni, quella di un elettrobisturi d’avanguardia. Sodalizio che si è riconfermato di recente con il sostengo al progetto Picca e la donazione di una un nuovissimo e sofisticato sistema di frantumazione di calcoli con la nuova sonda Swiss LithoClast Trilogy, generatore balistico con relativi accessori, del valore economico di 41.000 euro, che andrà ad arricchire la strumentazione in dotazione, ponendo l'Unità Operativa Complessa di Urologia sempre più all'avanguardia nella terapia della calcolosi. L’importante ed efficiente strumento permetterà, grazie alla tecnologia combinata ultrasonica e balistica, una rapida ed efficace frammentazione dei calcoli dell'apparato urinario (renali, ureterali e vescicali).

“La nostra azienda, creata da mio padre Fortunato, si fonda su dei valori importanti come l’amore per le altre persone, che voglio portare avanti - ha spiegato Riccardo Vianello -. Ringrazio il direttore Benazzi per averci invitati qui oggi: restare anonimi quando si fanno delle opere per gli altri è sicuramente più nobile, ma riteniamo che questa possa essere un’opportunità per essere di ispirazione, raccontandoci, per altri”.

“Ringrazio, a nome mio e di tutta la mia équipe, la famiglia Vianello per la vicinanza dimostrata all’Urologia in tutti questi anni - ha commentato il dottor Mario Salvatore Mangano, primario di Urologia - -. La prima donazione di Forel ha rivoluzionato il nostro contributo nel trattamento della patologia prostatica. Abbiamo poi ricevuto l’elettrobisturi, altra tecnologia d’avanguardia, e oggi lo strumento per il trattamento dei calcoli, che ci consentirà di offrire ai nostri numerosi pazienti affetti da litiasi delle vie urinare una soluzione di cura ancor più efficace”.

“Il mio grazie per la famiglia Vianello è grande e profondo: il loro contributo va sicuramente ai nostri reparti, alle persone che ci lavorano ogni giorno, ma è, soprattutto, di grande importanza per i cittadini che potranno beneficiarne in caso di necessità, trovando un servizio che va oltre le aspettative garantite dai livelli essenziali di assistenza”, il commento del direttore generale, Francesco Benazzi.


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