TREVISO – “Noi imprenditori non abbiamo paura di niente: siamo anche disposti al sacrificio di pagare il 68 per cento di tasse, ma chiediamo che si faccia finalmente qualcosa per favorire lo sviluppo”.

Così Giovanni Paccagnan, titolare dell'omonima impresa di costruzioni di Ponzano, è intervenuto l'altra sera su La7, nella trasmissione Piazzapulita di Corrado Formigli, rivolgendosi direttamente al sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento del governo Monti, Gianpaolo D'Andrea, e ai politici presenti in studio, tra cui il primo cittadino di Verona, Flavio Tosi.

“Non basta più mettere risorse pubbliche: noi chiediamo la sburocratizzazione. Perché non si fanno partire gli investimenti a costo zero? - ha incalzato il giovane imprenditore – perché chi opera nelle costruzioni deve sottostare per il rilascio di una concessione edilizia a 27 pareri? Perché dobbiamo produrre 2 metri cubi di carta? Perché dobbiamo pagare decine di professionisti?”.

Domande fatte da chi guida una azienda, la F.lli Paccagnan Spa, che vanta un fatturato annuo di circa 20 milioni, con livelli massimi raggiunti tra i 30 e i 35 milioni. Le risposte, però, sono state tutte rinviate alla cosiddetta fase 2 della manovra Monti dedicati al lavoro.

“Vogliamo fare gli imprenditori e costruire qualcosa – ha rimarcato Paccagnan – è questo ciò che oggi la classe imprenditoriale chiede al Paese”. Poco importa, o quasi, se sino a questo momento la tanto annunciata semplificazione burocratica non è riuscita a modificare un peso fiscale che per le piccole e medie imprese ammonta a circa il 68,8 per cento degli utili realizzati. “E' chiaro che inibisce la capacità di investimento delle aziende – ha concluso l'imprenditore trevigiano – ma siamo disposti al sacrificio purché si faccia qualcosa per lo sviluppo".