La parte coneglianese della mostra di Dario Fo
L'artista sceglie le creazioni di Debora Basei del progetto Ricrearti
| Clara Milanese |
CONEGLIANO - Negli scorsi giorni è stata motivo d'orgoglio per la nostra provincia la notizia di Dario Fo a Mogliano e Quarto d'Altino, dove ha tenuto un corso di pittura presso la sede del Museo Toni Benetton ed inaugurato la mostra al Museo Archeologico di Altino. Per Conegliano l'orgoglio può però essere doppio dal momento che il Premio Nobel ha scelto le creazioni del progetto "Ricrearti" della coneglianese Debora Basei per la realizzazione dell'oggettivistica inserita nella mostra di Altino.
"Ricrearti" è un progetto di formazione che vanta l'appoggio del Museo Peggy Guggenheim di Venezia ed è anche un'iniziativa che coinvolge le persone più svantaggiate per creare accessori usando materiali di recupero. "Le nostre creazioni sono pezzi unici spiega - Debora Basei, l'ideatrice del progetto - sono Made in Italy, ecologici ed inoltre ogni creazione venduta sostiene la storica Villa Torni di Mogliano Veneto".
La sede di "Ricrearti" è proprio Villa Torni, che vuole "liberarsi" dal titolo di "ex ospedale psichiatrico" e offrire i suoi spazi per iniziative utili alla comunità. All'interno della Villa sono stati avviati diversi progetti di sostegno: aiuto ai malati di Alzheimer, a persone che vivono momenti di sconforto, a giovani affidati dal tribunale dei minori, ma anche semplicemente a chi vuole condividere iniziative volte a riscoprire la bellezza della vita.
Per ogni opera creata all'interno del progetto della Basei e venduta alla mostra, 1 euro verrà donato a tutte queste iniziative della Villa: "Una raccolta fondi - prosegue Debora Basei - che ha lo scopo di comunicare un messaggio: ognuno di noi, in proporzione alle proprie capacità, può contribuire". Proprio queste ottime motivazioni hanno spinto Fo a rendere onore all'artista di Conegliano, la quale in vista della visita dei giorni scorsi ha creato una sedia a lui dedicata, con immagini della sua vita e frasi d'amore dedicate alla moglie Franca Rame, scomparsa 3 anni fa.
Il Maestro ha talmente apprezzato quella che ha ribattezzato l' "opera d'arte da vivere", che ha chiesto di poterla utilizzare subito durante l'evento al Museo di Altino. E così anche Conegliano è in qualche modo entrata a far parte della vita di Dario Fo.