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16 maggio 2024

Treviso

Piazza vuota per Maroni

In visita dallo Sceriffo, l'obiettivo è la macroregione

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Piazza vuota per Maroni

TREVISORoberto Maroni segretario federale della nuova Lega e candidato a governatore della Lombardia, ha incontrato in serata militanti del Carroccio . Ad accoglierlo sotto la loggia dei Trecento circa un centinaio di sostenitori. Qualche migliaio in meno rispetto a venerdì scorso, quando la piazza era invasa da 5 mila persone per Grillo. Tanto calore è arrivato dagli amministratori della città. Oltre al sindaco GianPaolo Gobbo e il vicesindaco Giancarlo Gentilini, che ha fatto gli onori di casa, c’erano gli esponenti del partito: dal capogruppo in Regione e pupillo dell’ex ministro, Federico Caner, il segretario provinciale Giorgio Granello, il presidente delle Provincia di Treviso Leonardo Muraro, assessori e consiglieri del partito del Comune.

«Mettiamo una pietra tombale sopra la vecchia Lega. Ora è tempo di vincer con Maroni e Tosi – dichiara Gentilini mentre dà il benvenuto al segretario federale – dalla visita di Maroni partiamo da zero. Non voglio più nessun collegamento con la vecchia Lega, solo programmi per il futuro. Ed il futuro è:” il Nord al Nord”, Roma non ci interessa. E dopo la Lombardia c’è Treviso, non ho intenzione di darlo a nessuno».

 

Applaude Maroni, condividendo appieno le parole del vicesindaco. «Io sono lo Sceriffo numero due, Gentilini è il numero uno», apre Bobo Maroni che dichiara apertamente il suo più importante obiettivo: la macroregione. «Scegliere prima il Nord vuol dire che Roma viene dopo. Manderemo solo i parlamentari giù a Roma per verificare, controllare e rompere le balle. Ora l’obiettivo mio e della Lega è vincere in Lombardia per realizzare assieme a Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia, il grande sogno , quello che aveva avuto tanti anni fa Gianfranco Miglio, cioè la macroregione del nord, la Padania». In questo modo diventeremo così forti da condizionare le scelte di Roma e di Bruxelles».

Gobbo lancia Maroni e con lui la Lega, unico partito ad avere le caratteristiche per il cambiamento necessario: «Da Treviso è partita la Liga Veneta e la grande Lega Nord. Noi stiamo guardando con trepidazione alla “nostra” Lombardia – dice –. Credo che ce la faremo davvero e avremo così in Lombardia il governatore Bobo Maroni, assieme a Cota e Zaia».

 

Sul discusso accordo con il Pdl , Maroni fa spallucce e assicura che il clima è sereno. «La sorpresa c’è stata ma è passata, ora l’impegno da parte di tutti è di sostenere la Lega». Sul fronte delle elezioni a Treviso e sulla contrarietà,almeno iniziale, dello Sceriffo di un possibile accordo con il partito azzurro risponde: «La Lega decide sulla base delle regole e delle proprie strutture territoriali, non c’è un ordine di scuderia che vale per tutto e per tutti. La Lega di Treviso deciderà, si vota a maggio quindi c’è ancora tempo».

 

Per quanto riguarda il fenomeno Grillo,invece, Maroni non sembra affatto preoccupato: «Si vedrà il risultato delle urne – commenta- Uno può andare anche in piazza per curiosità, perché Grillo lo fa ridere. Ma governare è un’altra cosa».

 

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