SARMEDE – Come sta Nathian? I lettori di OggiTreviso e tanti di coloro che hanno contribuito alla gara di solidarietà a sostegno del “viaggio della speranza” di Nathian ci chiedono come stia la diciannovenne di Montaner dopo il trapianto di cellule staminali che le è stato praticato a Bangkok.

Per Nathian, risponde la mamma Tiziana Bizzini. “Nathian – dice Tiziana – sta facendo tanti piccoli progressi. Dopo il viaggio in Thailandia, da cui è tornata circa un mese fa, mia figlia ha riacquistato parzialmente l’uso delle mani e una certa indipendenza nei movimenti. I progressi sono piccoli, certo. Ma sono una conquista, soprattutto per Nathian che si rende conto di “stare un po’ meglio”. Una consapevolezza che le ha restituito una serenità che – prima del viaggio – aveva completamente smarrito.”

Nathian, che ha ripreso a frequentare il liceo artistico Munari, dal 9 novembre al 10 dicembre scorso, era stata ricoverata in una clinica tailandese dove è stata sottoposta a un trapianto di cellule staminali. L’equipe medica della clinica le ha inoltre consigliato una dieta alimentare ferrea, grazie alla quale i valori ematici sono stati quasi riportati alla normalità.

Affetta da una malattia degenerativa grave, l’Atassia di Friedreich, Nathian Zanette ha passato gli ultimi dieci anni della sua giovinezza combattendo, in modo impari, contro un gigante crudele: una patologia che, nel suo terribile decorso, ha privato prima la bimba e poi la ragazza della possibilità di avere una vita normale: di camminare, muoversi, parlare, ascoltare, ridere…come ogni altro coetaneo. Consapevole che ogni giorno l’avrebbe privata di una parte di sé, della propria autonomia, della propria libertà, Nathian (con il sostegno della sua famiglia) ha vissuto la quotidianità con speranza, sorridendo a quello che la vita (la scuola, le amicizie, gli interessi) poteva offrirle. Ma qualche mese fa, sembrava essersi arresa al sogno di vivere. Finché qualcuno le ha proposto di partire per una terra lontanissima, la Thailandia, e provare una cura alternativa.

Il viaggio (costato 30 mila euro e effettuato grazie a una gara di solidarietà) sembra aver restituito a Nathian almeno il sorriso. “E’ prematuro – fa infatti sapere Tiziana Bizzini – dire se Nathian ce la farà a contrastare la malattia. Tra maggio e agosto dovremo avere l’esito dei complessi esami e delle cure a cui Nathian è stata sottoposta e sapere se qualche speranza di miglioramento o di guarigione effettivamente ci sia. Per ora, Nathian è tornata a sorridere: i piccoli progressi compiuti le hanno migliorato l’umore e è tornata a essere la ragazza piena di speranza e coraggio che conoscevo. E’ determinata a farcela e segue la dieta che le hanno consigliato i medici, assumendo puntualmente gli integratori che le sono stati prescritti. Purtroppo…perché c’è sempre un “purtroppo”, dopo il viaggio Nathian ha accusato qualche disturbo epilettico provocato soprattutto da emozioni forti. Disturbi che però sembrano essere scomparsi e che non rientrano nel quadro clinico della malattia.”

Noi, naturalmente, facciamo il tifo per Nathian. Perché merita di vincere. Perché è una ragazza adorabile. Perché ha scelto la vita, nonostante le tante difficoltà. E, soprattutto, perché le vogliamo bene.

Emanuela Da Ros