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28 aprile 2024

Vittorio Veneto

Profughi fuori dal Ceis di notte: la Prefettura indaga

Interrogazioni e una mozione sulla situazione dei richiedenti asilo

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Profughi fuori dal Ceis di notte: la Prefettura indaga

VITTORIO VENETODue interpellanze con decine di domande a firma del consigliere leghista Bruno Fasan hanno interrogato la giunta Tonon sulla gestione dei richiedenti asilo in città; poi una mozione a firma del capogruppo del Pd Marco Dus ha chiesto al sindaco uno «stop al buonismo sull’accoglienza dei profughi». Un consiglio comunale che ha parlato per ore, martedì sera, dei migranti accolti a Vittorio Veneto. Fuori dalla sala anche alcuni esponenti di Forza Nuova, mentre per l’intera seduta erano presenti dei carabinieri.

 

Il presidente del consiglio Silvano Tocchet, che ha anticipato ad inizio seduta le interrogazioni per il tempo di un’ora, ha fatto notare al consigliere Fasan come presentare due interpellanze «lo stesso giorno e sullo stesso tema è inopportuno».

 

«Voglio trasparenza sull’accoglienza che il Ceis offre e sapere se la struttura è idonea – alcune delle richieste di Fasan -, quanti hanno lo status di rifugiati, come viene erogata l’assistenza medica, perché di notte si vedono alcuni degli ospiti sostare fuori dal Ceis e non rientrano, se è stata versata Imu e Tasi per il 2014 e 2015 perché, a mio avviso, si prefigura un danno per le casse comunali». Alla lunga lettura delle due interpellanze, fatta notare dall’opposizione, è seguita un’altrettanto lunga risposta da parte dell’assessore Barbara De Nardi. De Nardi ha affermato che molte delle richieste di Fasan erano frutto della «sua fervida immaginazione». Tra i dati forniti, ad oggi nella struttura di via Marconi sono stati accolti 365 migranti, molti si sono fermati per pochi giorni, e sono 17 le domande di richiedente asilo accolte. Gli immobili sono poi esenti da Imu e Tasi, come prevede la normativa. «Il comune – ha rimarcato De Nardi – non ha competenza sui migranti», evidenziando poi come l’amministrazione si sia data da fare in questi mesi per chiudere, prima in provincia e ancor prima che lo facesse la prefettura, una convenzione per dare la possibilità ai migranti di svolgere attività di volontariato. «Oggi tre di loro sono soci di Insieme per Ceneda, quattro della Fabbrica dei Coriandoli» ha poi reso noto De Nardi. Tutte le domande del consigliere Fasan sono state inviate dal comune al prefetto Laura Lega. La risposta è stata letta in aula dall’assessore e in merito alla segnalazione fatta dal consigliere sulla presenza, fuori sede in orario notturno di alcuni ospiti, la prefettura ha reso noto che sono in corso accertamenti. Oggi dei 1.204 migranti ospitati in provincia di Treviso, 133 si trovano a Vittorio Veneto.

 

Lungo è stato anche il dibattito che ha innescato la mozione depositata da Marco Dus. Discussione che si è chiusa all’1,45, tanto da dover rinviare alcuni punti del consiglio alla prossima seduta vista l’ora.

 

Nella mozione molto articolata (sei pagine), Dus ha ribadito la necessità di attuare un’accoglienza diffusa su tutto il territorio trevigiano, allargando poi la sua analisi al contesto italiano in tema immigrazione, evidenziando come il fenomeno non si esaurirà a breve. «I comuni non possono essere lasciati soli nell’affrontare questa situazione» ha dichiarato con riferimento anche alla stessa Vittorio Veneto dove il numero di migranti è di gran lunga superiore, in proporzione alla popolazione, agli altri comuni trevigiani. Nel documento Dus auspica poi che il Governo predisponga un piano più adeguato di accoglienza nazionale come altri paesi europei e dà al sindaco mandato di gestire la situazione per quanto compete al comune.

 

Un documento poi votato dagli 11 consiglieri di maggioranza e bocciato da Lega, FI e Partecipare Vittorio. «Per la mozione che ha presentato meriterebbe la tessera honoris causa della Lega Nord – ha afferma il consigliere Gianantonio Da Re -, con questa mozione testimonia che siete in difficoltà. Questa immigrazione l’ha portata il suo Governo, ma ora siete incapaci di gestirla». «Sembra una mozione fatta dalla Lega – ha rincarato Matteo Saracino di Partecipare Vittorio -, sono pronto a mettere metà del costo della tessera leghista se serve», evidenziando poi alcune «imprecisioni» nel documento di mozione. «I carabinieri sono qui perché voi incitate i cittadini in azioni dal profumo fascista» la replica di Dus, frase mal digerita da Saracino che ha detto: «Grazie per l’insulto». «Il punto – ha quindi chiuso Da Re al termine di un lungo botta e risposta tra maggioranza e opposizione – è che il Ceis era nato come comunità di recupero dei tossicodipendenti e ora ha stravolto il suo progetto per dare accoglienza a queste persone».

 


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Claudia Borsoi

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