Protesta dei malati di Sla: Ravasin in sciopero della fame
Denunciano l'abbandono da parte dello stato
TREVISO – Continua la battaglia di Paolo Ravasin, malato di Sla. Da domani inizierà lo sciopero della fame. La decisione di non assumere cibo, acqua e medicinali, per un’esistenza dignitosa e per l’autodeterminazione rispetto ai trattamenti sanitari. Ravasin, divenuto uomo simbolo della battaglia dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica, ha deciso di appoggiare dalla casa di cura di Monastier dove si trova, la protesta di Salvatore Usala, segretario del comitato “16 novembre onlus”, malato di Sla, che denuncia l’abbandono da parte dello stato e degli enti locali ai malati con gravi forme di disabilità. Il testo della nuova legge di stabilità del governo Monti e la commissione Bilancio non avrebbero rifinanziato in maniera adeguata il fondo per la non sufficienza. Il Governo deve trovare almeno 400 milioni di euro, non 200 come ha fatto e le regioni devono essere coinvolte nei Piani assistenziali individualizzati - chiedono i malati. Usala domani andrà a Roma per manifestare sotto gli uffici del ministero dell’Economia e i disabili faranno presidio in piazza senza ventilatore rischiando di morire soffocati