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28 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Raid contro il Prosecco: migliaia di viti distrutte

Vandali sradicano oltre 2200 piante

| Andrea De Polo |

| Andrea De Polo |

Raid contro il Prosecco: migliaia di viti distrutte

PIEVE DI SOLIGO - Vigneti distrutti nottetempo nella zona del Collagù, tra Pieve di Soligo e Follina. Almeno 2.200 piante di Prosecco nei giorni scorsi sono state sradicate, tagliate, recise e rese improduttive. Danni per decine di migliaia di euro ai tre produttori coinvolti. Nessuno di loro aveva mai denunciato screzi con vicini o colleghi.

 

In un momento storico in cui i conflitti tra prosecchisti e ambientalisti hanno raggiunto vette preoccupanti, i sospetti si sono subito concentrati su alcuni “eco-vandali” che non vedrebbero di buon occhio la piantumazione di nuovi vigneti tra le colline del Quartier del Piave. Wwf Altamarca, dal canto suo, ha immediatamente condannato l’accaduto. Mentre l’Associazione Democrazia di Pieve di Soligo, tramite l’esponente Luciano De Biasi, ricorda che uno di quei vigneti sradicati si trovava all'interno di un'area di rispetto, in quanto vicino a una fonte di approvvigionamento di acqua potabile da destinare al consumo umano.

 

Il caso era già stato segnalato al Comune di Pieve e alla Provincia, assieme a un altro vigneto a Miane (risparmiato dai vandali) localizzato tra un pozzo e un torrente. «Mi dispiace molto per le piante di viti, vittime incolpevoli» spiega De Biasi «ma mi chiedo se, alla luce delle disposizioni vigenti, verrà posto rimedio evitando una nuova piantumazione».

 

Un raid “a fin di bene”, quindi, per togliere le viti da dove non dovrebbero stare? De Biasi è perplesso: «Sono state tagliate viti appena piantumate nel versante della collina a una distanza, ad occhio, superiore ai 200 metri, che quindi nulla avevano a che vedere con il potenziale inquinamento del pozzo. E sono state risparmiate le viti del vigneto adiacente, a ridosso del pozzo». Di certo il raid dimostrativo è stato compiuto da più persone, probabilmente ragazzi, vista la gran mole di lavoro manuale necessaria a sradicare le piante. Il vigneto più giovane è stato completamente raso al suolo: 1.300 barbatelle appena piantumate, che avrebbero dato i primi grappoli tra un paio d’anni. Altre 800 viti giovani sono state tagliate nel secondo vigneto: quella di quest’anno sarebbe stata la loro prima vendemmia. E infine, un centinaio di viti “storiche” sono state distrutte nel terzo appezzamento. Ora i produttori tengono gli occhi aperti.

 


| modificato il:

Andrea De Polo

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