Renzi fischiato, insultato e contestato a Conegliano
Ad attenderlo i soci di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza rimasti senza risparmi
CONEGLIANO - Ieri sera il segretario del PD, Matteo Renzi, è arrivato con il treno alla stazione di Conegliano, per la giornata trevigiana del suo viaggio nel Paese.
Nonostante l’arrivo fosse previsto per le 18.30, il leader dem è approdato nella città del Cima intorno alle 19.50: accolto dalle proteste e dai fischi.
A guidare la contestazione il comitato “Don Torta”, composto dai soci di Veneto Banca e Popolare di Vicenza che hanno perso i loro risparmi. Insulti sono arrivati subito, quando Renzi è “emerso” dal sottopassaggio.
E non sono mancati neppure gli striscioni: “Banche Venete, dateci i nostri risparmi” si leggeva a lettere cubitali fuori dalla stazione. Renzi è salito subito a bordo dell’Audi che lo ha portato a Belluno, dopo essere uscito dall’ingresso secondario. Un folla forse inaspettata, quella che l’ha atteso a Conegliano, e che ha a dir poco “movimentato” il viaggio del segretario.
C’è da dire però che non tutti i presenti hanno atteso Renzi per contestarlo: ad accoglierlo a Conegliano c’erano infatti anche i maggiori esponenti del Pd regionale, cittadino e dei comuni limitrofi.