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02 novembre 2024

Conegliano

Mai così in basso

Pombeni: in politica i cattolici non saranno imbeccati dalla Chiesa

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Mai così in basso

CONEGLIANO - Prende avvio domani, lunedì 3 febbraio, la XI settimana sociale, promossa dalla Diocesi di Vittorio Veneto, dalla Pastorale sociale e del lavoro, dall'Azione Cattolica, dalle Acli, dal Movimento dei Focolarini e dal settimanale L'Azione, che quest' anno celebra il centenario della sua nascita.

Accattivante il titolo che fa da sfondo alle tradizionali tre serate: "I partiti servono ancora" Crisi della rappresentanza e nuove forme di partecipazione".

 

Di grido e di primissimo piano i tre relatori.

Si comincia lunedì 3 alle ore 20.30 all'auditorium "G.Toniolo" di Conegliano con Paolo Pombeni (in foto), titolare di Scienze Politiche all'Università di Bologna con la relazione "MAI COSI' IN BASSO. Diagnosi della decadenza del nostro sistema partitico".

Si prosegue mercoledì 5 febbraio al Teatro Cristallo di Oderzo con Damiano Palano, titolare di Scienze Politiche alla Università Cattolica di Milano con la relazione " L'ALTERNATIVA POSSIBILE. La ricerca di nuove forme di rappresentanza politica".

Si conclude venerdì 7 febbraio al Cinema Careni di Pieve di Soligo con padre Giacomo Costa, SJ, Direttore della rivista "Aggiornamenti Sociali di Milano con la relazione "PER VOI PERO' NON SIA COSI' (LC.22,26). Le sollecitazioni della fede per una democrazia più partecipata".

 

Abbiamo posto alcune domande al relatore di domani, il prof. Paolo Pombeni.

D. Il titolo della sua relazione, ovviamente concordato per tempo, era già significativo dei tempi difficili, che può dirci delle ultime scene scomposte viste in Parlamento?

R. Di sicuro esse segnalano un problema ulteriore. E' vero che si parla con insistenza di decadenza, ma la formazione specifica ha preso sul serio questa categoria, l'ha esasperata platealmente e ha reso esplicito questo dissolversi della fiducia nelle Istituzioni.

D. Riesce a cogliere, comunque, qualche elemento di controtendenza in questa situazione di degrado?

R. Credo di si. Penso che almeno una parte dei cittadini è convinta che ormai abbiamo toccato il fondo, per cui è necessario che ciascuno faccia la sua parte per poter cominciare a risollevarsi. E questo è un dato positivo.

D. Cosa pensa del duo Renzi-Berlusconi? Sono accettabili le critiche di chi si straccia le vesti?

R. Queste critiche vengono da una vecchia visione politica non più accettabile. Produceva un grave effetto negativo la vecchia logica del muro contro muro ossia che il vincitore veniva immediatamente delegittimato dai perdenti. Per superare questo stallo Renzi ha favorito l'apertura di un dibattito, ottenendo risultati ragguardevoli. Renzi ha costretto Berlusconi a venire ai patti!

D. A meno di un anno dall' inizio del Pontificato, Papa Francesco ha modificato l'atteggiamento nei confronti della politica, che la Chiesa italiana aveva ispirato e suggerito al Paese...

R. Sono due gli elementi che si possono cogliere: a) Papa Francesco ha rilanciato e rinforzato l'idea che la politica è servizio e deve venire incontro ai deboli e ai meno forti, applicando questo atteggiamento nei confronti di se stesso; b) ha ricordato ai cattolici che sono adulti, che devono camminare con autonomia, che non saranno imbeccati, come un tempo. La Chiesa non elargirà più consigli politici!

D. E allora come la mettiamo con i cattolici e la politica?

R. Bisogna prendere atto che i cattolici oggi in Italia non sono la maggioranza del Paese, né esprimono la cultura dominante. Si collocano autonomamente su sponde diverse anche per sensibilità diverse. Alla luce di questo dato incotrovertibil,ciascuno deve essere coerente co i propri vincimei nella scelt el propro schierameto

 

Abbiamo sentito anche don Giampiero Moret, direttore dell'Azione e uno dei promotore della settimana sociale.

1. Quale è la proposta di questa settimana?

Il tema della 11 settimana Sociale, che denuncia il grave degrado della politica, è imposto dalla realtà che viviamo. Mai scesi così in basso, diciamo nel primo incontro. Ma la settimana non vuole essere solo una denuncia fin troppo facile, quello che ci interessa è contribuire a far capire che senza politica non si può vivere insieme, che dobbiamo far di tutto per ritrovare fiducia nell’attività politica e nelle istituzioni che ci siamo dati, che bisogna trovare il modo per uscire da questo marasma.

2. E il senso? cosa ci si può ragionevolmente attendere dall'evento?

La settimana sociale ha lo scopo di aiutare a risvegliare il la responsabilità di tutti per il bene comune, in questo senso fa parte del compito educativo della comunica cristiana e si inserisce come un elemento dell’attività pastorale della chiesa. Non è un’indebita invasione in campi che non ci competono. Il senso civico, la partecipazione alla vita politica ognuno secondo le proprie possibilità non è altro che una espressione di quell’amore per gli altri che costituisce il fulcro della vita cristiana

3. Evidentemente, l'undicesima edizione significa che c'è un percorso, un cammino....

ll filo rosso che unisce le varie edizioni della settimana sociale è l’impegno a difendere e realizzare il bene comune. Lo scorso anno abbiamo parlato della crisi che ha colpito soprattutto il lavoro che è un bene comune primario, prima avevamo affrontato il tema dell’ambiente, della pace ecc. La preoccupazione e la responsabilità per bene comune deve essere presente in ogni cittadino ed equilibrarsi con l’altro impulso pur legittimo di perseguire i propri legittimi interessi. Quando invece nella mentalità e nei comportamenti generali prevalgono gli interessi individuali allora la vita sociale degrada inesorabilmente.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 
 

 


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