Robin Bank.
Mondovisioni 2022. I documentari di Internazionale a Montebelluna
Spettacolo - Teatro - Cinema
quando | 12/12/2022 |
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orario | Dalle 21:00 alle 23:00 |
dove |
Montebelluna Cinema Italia, Viale della Vittoria |
prezzo | Biglietti: Intero €5,00 Ridotto (studenti) €4,00 |
info | Info: 0423.604575 – 370.1357007 |
organizzazione | Cinema Italia Eden - Codice a Curve |
Lunedì 12 dicembre ore 21.15
Cinema Italia Eden, Montebelluna
ROBIN BANK
Se fosse esistito oggi, e non nell’Inghilterra medievale, cosa avrebbe fatto?
C'era una volta un attivista catalano che ha contratto ingenti prestiti bancari (mezzo milione di euro), non avendo mai avuto l’intenzione di restituire.
Ha, invece, usato i soldi per finanziare progetti sociali, o almeno così ha affermato, e dopo una breve carcerazione, mentre era ancora in attesa di processo, è fuggito dal Paese.
Ora, “Robin Bank”, della regista Anna Giralt Gris, mostra l'uomo dietro la leggenda locale, e la verità è più complicata di qualsiasi favola della buonanotte in stile Robin Hood.
"Non si dovrebbero mai incontrare i propri eroi", è un detto che questa autrice non ha compreso del tutto. Ovviamente sì possono incontrare, sebbene spesso magari deludono, anche solo per rendersi conto che siamo tutti umani e non ha senso idealizzare nessuno.
Questo è ciò che è accaduto anche a Giralt Gris. Ancora latitante, Enric Duran pare molto difficile da trovare. Eppure, in una svolta esilarante degli eventi, è invece possibile contattarlo, tramite sua madre.
Sequenze animate illustrano il suo pensiero e i suoi metodi, ma molte domande, soprattutto sui soldi, rimangono senza risposta o vaghe.
In fondo c'è qualcosa di molto ordinario nella sua ribellione, e anche di triste.
Quest'uomo, pur avendo chiaramente il cervello per farlo, ha deciso di smascherare il sistema bancario, invece di fare fortuna.
Il che può essere meritevole, ma gli ha portato solo una fama di breve durata e solo nel suo paese e il tipo di vita che nessuno, tranne il Robin Hood di Disney, sembra condurre con successo, in questi giorni: nessun telefono cellulare, nessuna carta di credito, nessun indirizzo noto.
"Enric Duran nascosto e impenitente", ha scritto The Guardian anni fa. È ancora così, ma in “Robin Bank” non sembra trionfante: sembra stanco.
La regista cerca di capire come è passato dal parlare dei diritti dei cittadini su un treno a mosse più radicali.
Molte persone tentano una cosa simile, cercando di individuare il momento esatto in cui una persona "normale" si trasforma per sempre. Non sembra possibile, ma grazie alle sue ricerche, sembra che lei lo conosca un po' quando si incontrano per la prima volta, anche se non è più lo stesso ragazzo.
C'è sempre il desiderio di "denunciare il sistema", ma anche un desiderio molto umano di essere riconosciuto, dato che Duran non aveva considerato di dover ammettere pubblicamente le sue azioni. Voleva essere elogiato, si potrebbe dire, anche dalla tv nazionale.
E quando, al posto della gloria, cominciarono ad accumularsi problemi legali, se ne andò.
"Era più Don Chisciotte che Robin Hood", ci dice la regista , mentre l'ammirazione lascia il posto a qualcosa di molto più complesso.
Incontra il suo eroe; se ne va dopo aver conosciuto, invece, una persona reale che respira. Una persona imperfetta, esausta, ma ancora molto determinata.
Lasciando a noi questa domanda: un uomo solo può salvare il mondo?
Il documentario è in lingua originale con i sottotitoli in italiano
QUESTO È L’ULTIMO APPUNTAMENTO CON MONDOVISIONI 2022.
Grazie a Vittorio Polin, al Comune di Montebelluna e a Codice a Curve per aver sostenuto l’ottava edizione di Mondovisioni a Montebelluna.
Grazie a tutti e tutte voi, che così numerosi/e, ci avete onorato con la vostra presenza in sala.
Ci vediamo l’anno prossimo!