SEDE DELLA GUARDIA DI FINANZA: AVVIATO L'ITER
L'ex asilo di via XXIV sarà ceduto dal Comune al demanio
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Deliberata ieri sera in consiglio comunale la permuta dei beni immobili tra comune e l'Ente Asilo Manzoni, ente che cederà al comune, in cambio dell'asilo di San Fermo a San Giacomo, l'ex asilo di via XXIV maggio (oltre all'asilo di via Gallina, via Isonzo, via Calcada e quello di Santa Giustina), edificio che a sua volta sarà ceduto dal comune al demanio per la realizzazione della nuova sede della Brigata della Guardia di Finanza di Vittorio Veneto.
Una nuova sede che lo stesso Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonello Claudio Pascucci, intervenuto ieri sera, ha sottolineato essere di fondamentale importanza per la Brigata vittoriese.
«Dobbiamo consolidare la presenza della Guardia di Finanza in città e il posto attuale in cui ha sede non è consono al servizio» ha spiegato il sindaco Gianantonio Da Re, riferendosi alla sede di via Pretorio, un appartamento in un palazzina abitata da famiglie. «Abbiamo già fatto un'ispezione del sito, che è risultato idoneo, e il Ministero farà gli investimenti opportuni. Una decisione, questa, - ha sottolineato il primo cittadino - che è negli interessi della cittadinanza, questa sera penso che dovremmo dimenticare le nostre posizioni di maggioranza e minoranza».
Un momento del consiglio comunale di mercoledì 8 settembre
Concordi le minoranze sulla necessità per la Brigata vittoriese di avere una nuova sede, ma «questa - ha sottolineato Adriana Costantini riferendosi alla permuta dei beni tra Ente Asili Manzoni e Comune - non è un'operazione che giova al comune dal punto di vista patrimoniale. Anni fa sono stati spesi 1,5 milioni di euro per acquistare la Mafil - uno scippo nei confronti dei vittoriesi -, perchè non è stato proposto questo sito?» «Lo abbiamo fatto - ha replicato il sindaco - ma non è stato ritenuto idoneo».
«Vorremmo una garanzia che la brigata rimanga in città una volta ceduto lo stabile al demanio» ha chiesto il consigliere del PD Roberto Tonon, preoccupato dalle dichiarazioni del colonnello Pascucci, che nel suo intervento aveva ricordato, poco prima, come Roma stia procedendo ad un censimento delle brigate per avviare dei tagli. Il comandante provinciale aveva però sottolineato come «nell'ottica di riduzione delle brigate, questa nuova sede sarebbe fondamentale e sarebbe poi possibile concepire una tenenza, come avvenuto anni fa a Oderzo».
E sul futuro dello stabile, qual ora non fosse più occupato dalla Guardia di Finanza, si sono interrogati sia i consiglieri di maggioranza che di minoranza, proponendo una clausula affinchè l'edificio sia comunque destinato ad accogliere servizi di comprovata pubblica utilità.
Ora con la delibera il sindaco si recherà a Roma e solo dopo l'incontro con il Ministero si potrà parlare delle tempistiche che porteranno la Brigata nella sua nuova sede. Il consiglio comunale sarà comunque convocato nei prossimi mesi per deliberare la cessione dello stabile di via XXIV Maggio al demanio.