ll panevin più grande della Marca è quello di Arcade

TREVISO - Come da tradizione la Marca si prepara alla notte dei Panevin il 5 gennaio. A Treviso, dopo anni di restrizioni e misure ridotte per le pire dei panevin, l’ordinanza del sindaco di Treviso, Mario Conte, e dell’assessore all’Ambiente Alessandro Manera, ha allargato le maglie, riportando in vita la tradizione secolare, non senza polemiche per la salute dell’aria.

I falò, massimo una decina in tutto il comune, potranno raggiungere i 3,5 metri di altezza contro il metro e mezzo imposto dalla passata amministrazione, e i 3 metri di diametro, lo scorso anno era massimo di due. Ovviamente dovranno essere sempre costruiti con materiali controllati e non pericolosi. Ma la vera novità contenuta nella nuova ordinanza è che tutti i panevin dovranno essere accesi a partire dalle 18 e spenti a mezzanotte.

“Il Panevin è identità, tradizione, festa - ha detto il sindaco Conte - Presteremo comunque attenzione all'aspetto ambientale con qualche accorgimento in più, su tutti l'orario di spegnimento, vigilando sui materiali bruciati e sanzionando eventuali falò abusivi”.

“Nessuno è contro i panevin ma a far rizzare i capelli in testa è la decisione della giunta di consentire il raddoppio delle dimensioni dei falò, che non ha né capo né coda” - sottolinea Domenico Losappio del Movimento 5 Stelle. “Perché è vero - come sostiene l’assessore Manera - che il problema principale sono le caldaie, ma raddoppiando le dimensioni dei falò di certo la situazione delle polveri sottili non migliora. Al contrario, peggiora. E questo avrà delle conseguenze”.