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27 aprile 2024

Nord-Est

Ucciso nell'ascensore, i primi testimoni sentiti al processo

Il racconto delle urla e del trambusto nel condominio di Mestre

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Ucciso nell'ascensore, i primi testimoni sentiti al processo

VENEZIA - Le urla dall'ascensore, e i rumori del feroce pestaggio. Sono state queste le 'voci' delle prime testimonianze, oggi in Corte d'Assise a Venezia, per l'omicidio di Lorenzo Nardelli, il veneziano che ammazzato a mani nude da due cugini moldavi, dopo essere entrato per errore nel loro appartamento a Mestre, il 9 agosto scorso. I due, Radu e Marin Rasu, muratori di 32 e 35 anni, sono entrambi accusati del delitto, che si consumò all'interno dell'ascensore, dove la vittima aveva tentato inutilmente di rifugiarsi per fuggire.

Oggi sono stati sentiti i primi testimoni, a cominciare dai condomini che diedero l'allarme, gli uomini della Polizia giunta per prima sul posto e il padre della vittima. I due cugini, che erano in preda ai fumi dell'alcol, hanno sempre sostenuto di aver scambiato Nardelli per un ladro; circostanza che non ha fatto cambiare l'accusa di omicidio volontario Durante l'udienza, con il collegio presieduto da Stefano Manduzio, i testimoni hanno risposto alle domande del Pm Stefano Buccini e degli avvocati di fiducia dei due cugini, Giorgio e Luca Pietramala. La prossima udienza si terrà il 15 aprile. 

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