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30 aprile 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, il noto veterinario: "Occhio alle zecche, c'è un aumento delle infestazioni"

"E' certamente legato ai cambiamenti climatici, e soprattutto ad ambienti che non vengono più tenuti controllati e puliti"

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

renzo piccin vittorio veneto

VITTORIO VENETO - Le infestazioni di zecche sono in aumento. La presenza di questi acari cresce infatti con il cambiamento climatico e con l’abbandono di certe aree verdi. L’incuria crea un habitat perfetto per questa specie. Abbiamo chiesto a Renzo Piccin, noto veterinario vittoriese, di parlarci di questo fenomeno.

 

Nel 2009 il professionista di San Giacomo ha ricevuto il titolo di Cavaliere della Repubblica, per l’impegno pluridecennale e l’elevata professionalità che hanno caratterizzato la sua attività anche nei settori cinofili dei corpi di polizia e dei carabinieri a livello nazionale.

 

1. C’è un aumento di casi legati al cambiamento climatico o ai cambiamenti ambientali che ci circondano?

Sicuramente c’è un notevole aumento delle infestazioni, che fino ad una trentina di anni fa erano abbastanza rare. Questo aumento è certamente legato ai cambiamenti climatici, e soprattutto ad ambienti che non vengono più tenuti controllati e puliti, visto l’abbandono di zone non più redditizie dal punto di vista economico.

 

2. Sembra che le zecche “preferiscano” gli umani agli animali. Lei, in base alla sua esperienza, può confermare questa tendenza?

Non c’è nessuna evidenza di questo tipo. È sufficiente andare nelle zone in cui proliferano le zecche per trovarsi - sia noi sia i nostri compagni animali - con ospiti non graditi.

 

3. Qual è il rischio per gli animali? E per gli uomini?

Potremmo “prendere” dei parassiti in grado veicolare delle forme sia batteriche sia virali. Questo potrebbe portare a malattie anche molto pericolose.

 

4. Esiste “rimedio della nonna”? Può suggerirci qualche “trucchetto” per evitare complicazioni?

Per evitare questi ospiti sgraditi è bene vestirsi in modo da non lasciare “porte aperte”. Quindi: calzini sopra i pantaloni, pantaloni sopra il maglione e così via…

 

5. Come si “prendono” le zecche?

È sufficiente andare a passeggio in zone infestate, che purtroppo sono sempre più diffuse anche a livello cittadino.

 


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Roberto Silvestrin

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