“La situazione del nostro paese è drammatica, ci sembra di vivere in un incubo"
Il vescovo Tomasi a Monastier ha incontrato le operatici sanitarie ucraine e gli ospiti della casa di cura
| Isabella Loschi |
MONASTIER - Una visita pastorale particolare quella del Vescovo di Treviso monsignor Michele Tomasi che nei giorni scorsi ha incontrato di persona, per la prima volta dopo l'emergenza della pandemia, gli anziani e gli ospiti del centro servizi Villa delle Magnolie di Monastier per assistere alla celebrazione eucaristica assieme a molti medici e operatori sanitari della casa di cura Giovanni XXIII.
Durante l'offertorio gli è stata infatti consegnata, da parte delle 5 operatrici sanitarie di nazionalità ucrania che lavorano sia al centro Servizi sia in casa di cura, la bandiera della pace colorata a mano da alcuni bambini dei centri estivi e del nido con sul retro scritto “Noi siamo per la pace”. “La situazione del nostro paese è drammatica, ci sembra di vivere in un incubo. Ma allo stesso tempo siamo commossi da tutta la solidarietà che ci arriva ogni giorno sia in termini di aiuti che attraverso le preghiere di tutti voi”, ha detto con le lacrime agli occhi Antonina Yarmolynska da 13 anni operatrice sanitaria del reparto di ortopedia del presidio ospedaliero.
“Noi ci siamo perché facciamo parte della stessa comunità. Siamo con voi attraverso la preghiera e l’aiuto materiale”, le parole di affetto e vicinanza di monsignor Tomasi. Sostegno fornito in questi giorni anche dalla Casa di Cura “Giovanni XXIII” che ha inviato materiale medico sanitario attraverso il contatto di un medico di San Donà di nazionalità ucraina