«Ecatombe di negozi? Un’invenzione»
Zambon: «Le attività commerciali non stanno chiudendo», ma è scontro con l’opposizione
| Andrea De Polo |
CONEGLIANO – «I numeri mostrano che l’ecatombe di negozi in centro, di cui tanto si vocifera, non esiste: 768 esercizi commerciali al 31 dicembre 2013, 766 al 30 novembre di quest’anno. Cifre pressoché identiche da un anno all’altro anche per bar, ristoranti, acconciatori ed estetisti». Floriano Zambon, sindaco di Conegliano, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno (che stavolta coincide con la metà del suo mandato) estrae l’asso dalla manica: i numeri ufficiali mostrano che la crisi del commercio, per quanto innegabile, non è così tragica come appare leggendo i vari cartelli “Vendesi”, “Affittasi”, “Chiude” appesi ai negozi del centro . «La crisi c’è, ma le attività produttive reggono – spiega Zambon – e i commercianti devono fare rete».
La conferenza di fine anno è servita anche a svelare alcuni dei progetti in cantiere per il 2015. Sì al completamento della
Bretella di Parè , alla sistemazione di via Vecchia Trevigiana e via Nazario Sauro, alle rotatorie di via Battisti e via Matteot ti. Via libera anche al trasferimento degli uffici del municipio nel palazz o ex tribunale. Rassicurazioni sulla Camera di Commercio: non chiuderà la sede di Conegliano. Buone notizie anche per quanto riguarda la bonifica delle Fosse Tomasi (lavori conclusi entro l’estate) e per il nuovo Card di Campolongo; poche (o nessuna) novità invece per i grandi “buchi neri” dell’area ex Zoppas ed Ex Saita , con annessa via Vespucci.
Un bilancio di metà mandato che non convince l’opposizione. Parla Alessandro Bortoluzzi, del Partito Democratico: «La giunta si merita un bel 4, bocciatura senza appello. Conegliano si sta spegnendo, e non si fa nulla per rivitalizzarla: si sblocchino le grandi opere incomplete, e si svegli questa città».