MONTEBELLUNA - “Fra 20-30 anni il Veneto dovrà fare i conti con una popolazione sempre più vecchia. Se non cambiamo l’approccio nei confronti della terza età, rischiamo grosso”. Sono parole dure ma realistiche quelle pronunciate nella sede della cooperativa Rosa Canina di Montebelluna dal capogruppo del Pdl Dario Bond e dall’assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto, che hanno incontrato giornalisti, amministratori e operatori per illustrare loro le voci sociali del bilancio regionale 2011.

“Per questo serve una terza via, gli anziani dovranno essere aiutati a rimanere autosufficienti il più possibile. Dobbiamo toglierli dalle geriatrie e studiare percorsi di vita autonoma, passare dalla cosiddetta zona grigia a quella azzurra. E’ una questione di civiltà ma anche di costi”, ha detto l’assessore alle politiche sociali della Regione del Veneto.

Tutte considerazioni che arrivano a poche settimane dall’adozione in Consiglio regionale del bilancio 2011, dove sono state “salvate” le voci del sociale: “Alla fine abbiamo recuperato 53 milioni di euro a favore del fondo per la non autosufficienza e 17 milioni per il fondo indistinto, quello che più interessava ai Comuni”, ha affermato Sernagiotto. Complessivamente, le risorse per la non autosufficienza ammontano a 721 milioni di euro. Nel 2010 erano 705. “Per questo possiamo dire che il settore sociale della Marca è salvo. Nonostante questo, dobbiamo pensare a nuovi modelli”.

Oltre a una “terza via per la terza età” il gruppo del Pdl in Consiglio regionale intende portare avanti una nuova sfida: quella della disabilità. Anche per questo, Sernagiotto e Bond hanno annunciato l’inaugurazione di un agriturismo a San Polo gestito interamente da ragazzi con la sindrome di Down: “E’ una opportunità di crescita per tutti”.