“La nuova legge farà spendere migliaia di euro in più alle aziende”
Srl castellane in rivolta per obbligo di revisore in azienda. Presidente della Cna lanci l’allarme
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO – Costi per migliaia di euro in più all’anno e ulteriori adempimenti burocratici: sono gli effetti della nuova legge fallimentare, entrata in vigore la scorsa settimana. Per oltre 600 srl e tantissime altre coop della nostra provincia inizia il periodo di adeguamento: entro novembre 2019 dovranno provvedere a rivedere gli statuti e a nominare l’organo di controllo. La nuova legge infatti abbassa i limiti entro i quali scatta per le SRL l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o di un revisore. Fino a prima dell’approvazione della nuova legge l’obbligo riguardava le imprese che occupano 50; oggi il limite è stato abbassato a 10 dipendenti.
“L’introduzione di alert che possono consentire di evidenziare situazioni patologiche di crisi e di anticipare l’intervento risanatore è utile sia ai debitori che ai creditori - afferma Gianpaolo Stocco, presidente della Cna di Castelfranco Veneto – ma questo comporta un aumento rilevante dei costi per le imprese e per questo chiediamo che il Governo emani un provvedimento che fiscalizzi questi maggiori costi”.
La Cna chiede inoltre di risolvere alcune criticità presenti nelle nuove norme, prima di far scattare i termini di adeguamento. La normativa prevede l’obbligo per le imprese di nominare l’organo di controllo entro novembre 2019 e quindi i revisori si troverebbero ad essere corresponsabilizzati sul controllo legale e contabile di un bilancio quasi concluso. Sembra più corretto dare la possibilità all’imprenditore di nominare l’organo di controllo con il verbale assembleare di approvazione del bilancio entro il 30/04/2020. Inoltre la Cna chiede che sia chiarito se è facoltativa per l’imprenditore la scelta di nominare l’organo di controllo o in alternativa il revisore, perché questa è una variabile che incide in modo rilevante sui costi per l’impresa.
“Infine – conclude Stocco - segnaliamo che è importante prevedere dei sistemi di allerta che possono prevenire le crisi, ma una criticità costante delle crisi d’impresa sono i mancati o ritardati pagamenti che generano crisi di liquidità anche ad imprese sane e vitali e questo non di rado concorre all’apertura del fallimento o alla chiusura dell’attività. Vanno bene dunque gli alert ma molte crisi aziendali si risolverebbero se i pagamenti fossero certi. Un tema, quello della certezza dei tempi di pagamento, sul quale occorre che il legislatore intervenga con urgenza, individuando strumenti incisivi, volti a punire con severità e tempestività chi tende ad approfittare della propria posizione dominante per non pagare”.