“Casi di legionellosi nel trevigiano, la Regione intervenga immediatamente"
Zanoni (PD) e Ostanel (VcV): “Necessario scoprire le cause e bloccare la diffusione della malattia”
| Angelo Giordano |
MOTTA / ODERZO - “Siamo preoccupati per i recenti casi di legionellosi a Motta di Livenza e nell’Opitergino: è una malattia che spaventa per l’alto tasso di letalità, tra il 5 e il 10%. Servono quindi verifiche e interventi rapidi per capire le cause e bloccarne la diffusione”.
È quanto chiedono i consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Zanoni e di Veneto che Vogliamo Elena Ostanel, che hanno depositato un’interrogazione in merito.
“Non sappiamo con certezza il numero dei contagiati, ma si parla di diversi casi. In questi giorni è scoppiata un’analoga mini-epidemia in Abruzzo, a Ortona, con nove infetti e tre vittime, che ha avuto un’eco anche sui media veneti: quanto sta accadendo in provincia di Treviso, invece, è avvolto nel silenzio più assoluto”.
“È una malattia grave, il contagio avviene per via respiratoria, tramite inalazione, aspirazione o micro aspirazione di aerosol contenente il batterio della legionella e nei soggetti immunodepressi non trattati il tasso di mortalità può schizzare fino all’80%; per questo è indispensabile agire subito, senza indugi”, aggiunge il consigliere democratico, che si era già occupato di legionellosi da parlamentare europeo, quando ci fu un piccolo focolaio a Lazise, con una quindicina di turisti contagiati.
“La salute dei cittadini deve essere la prima preoccupazione dell’amministrazione regionale, perciò invitiamo a fare chiarezza su tutta la vicenda, dal numero dei casi di infezione accertati a Motta di Livenza e nell’Opitergino, alle azioni di prevenzione messe in campo per stoppare la diffusione”.
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