42enne ucciso a coltellate, fermata un'italiana. "Il caso è chiuso"
I militari dell' Arma ritengono di aver raccolto nei confronti della donna rilevanti indizi di responsabilità
MIANE - Una donna è stata fermata nella notte dai carabinieri del comando provinciale di Treviso per l' omicidio di Medhi Chairi, 42 anni, ucciso quattro giorni fa a coltellate nella sua abitazione a Miane. Si tratta di un' italiana. I militari dell' Arma ritengono di aver raccolto nei confronti della donna rilevanti indizi di responsabilità, grazie ai quali si riterrebbe chiuso il caso.
L’auto della vittima con cui il killer è fuggito era stata ritrovata nei pressi della stazione di Conegliano e sia all’interno della vettura che nelle stanze dell’abitazione teatro del delitto sono stati trovati indizi indispensabili a risolvere il caso: impronte digitali, tracce di scarpe, mozziconi di sigarette.
I Carabinieri, oltre a raccogliere le tracce e acquisire le immagini delle telecamere posizionate nei pressi della stazione di Conegliano, hanno interrogando i compaesani di Chairi, i colleghi, gli amici.
I vicini di casa della vittima, i primi a lanciare l’allarme, avevano dichiarato di aver sentito una voce di donna, grida femminili, la mattina del delitto. Per questo gli inquirenti erano stati portati a pensare che fosse stata una mano femminile a uccidere Medhi. Per quanto riguarda il movente, ancora non si sa nulla.