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18 dicembre 2024

Montebelluna

436 giorni per un cartello di divieto tra Caerano e Montebelluna

Chiesto dai residenti: la segnaletica nel versante montebellunese è stata posta con rapidità mente a Caerano le cose sono andate per le lunghe

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Alberto Tessariol, Elena Graziotin

MONTEBELLUNA / CAERANO – Tutto è cominciato nella primavere del 2021 con una petizione dei residenti di via Val di Rovere, al confine tra Montebelluna e Caerano di San Marco, per ottenere il divieto di transito ai mezzi pesanti. Ma solo ora la questione si è conclusa con il posizionamento del cartello sul versante caeranese, già perché Montebelluna era stata più virtuosa rispondendo in tempi decisamente più celeri alle istanze dei cittadini. Pertanto, la mobilitazione di una cinquantina di cittadini ha ottenuto risposte concrete solo dopo 436 giorni da parte di Caerano, con l’istallazione del tanto agognato cartello per vietare il passaggio ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, eccetto i frontisti, nelle vie Val di Rovere e Monte Asolone, a cavallo dei due territori.

«Nonostante il sopralluogo di tecnici e Polizia locale non avesse lasciato dubbi sulla necessità dell’interdizione - ricorda Alberto Tessariol, referente territoriale di Azione -, non è stato affatto scontato giungere alla traduzione del provvedimento scritto in fatti. È doveroso da parte dei residenti della zona ringraziare anche il Gruppo consiliare NuovOrizzonte per Caerano, che venuto a conoscenza della situazione si è adoperato per la giusta conclusione della vicenda».

La nota di Tessariol prosegue con altre considerazioni: «È bene ricordare che il tragitto in questione vede da tempo un sostenuto transito di mezzi pesanti, che percorrono le vie - pur assolutamente inadatte al loro passaggio - per recarsi da Caerano di San Marco a Montebelluna e viceversa. Ma le caratteristiche delle strade di campagna in questione (larghezza della carreggiata ridotta, curve contornate da vegetazione, numerose persone a passeggio a piedi) avevano destato la preoccupazione degli abitanti e da lì, per scongiurare il peggio, era partita la raccolta firme per modificare le cose. Ma quali le ragioni di una procedura così zoppicante?».

«Il confronto con la consigliera Elena Graziotin ci ha consentito di comprendere appieno quanto avevamo intuito - prosegue Tessariol -, vale a dire che l’Ufficio Tecnico del Comune di Caerano versa in uno stato emergenziale, che da contingente non vorremmo diventasse cronico. Da qui il biasimo per il Sindaco Precoma che, francamente, anziché sminuire il problema posto con la petizione, meglio avrebbe fatto ad adoperarsi per comprendere l’impatto dei mezzi pesanti sulla vivibilità della zona e collaborare col suo Ufficio per trovare tempo e modo di mitigarlo».

FOTO: il referente territoriale di Azione, Alberto Tessariol e la consigliera comunale Elena Graziotin del gruppo NuovOrizzonte per Caerano

 

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Odissea per un cartello stradale a Caerano di San Marco


 

 


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