Regali di Natale non graditi: sempre più persone decidono di rivenderli
Un italiano su tre ha rivenduto almeno una volta un regalo natalizio non apprezzato
| Isabella Loschi |
Il Natale è da sempre sinonimo di doni e sorprese, ma non sempre i regali ricevuti corrispondono ai desideri o ai gusti. E così sempre più italiani scelgono di dare una seconda vita a questi regali non graditi, decidendo di rivenderli. Si tratta di un fenomeno che sta crescendo, come dimostra un'indagine condotta da Ipsos per eBay, che evidenzia come un italiano su tre abbia già rivenduto almeno una volta un regalo natalizio non apprezzato. Ma cosa spinge gli italiani a fare questa scelta? E cosa ci dicono i numeri?
Secondo lo studio, il 37% degli intervistati considera il "regifting" (la pratica di rivendere un regalo non gradito) come un'azione pratica, mentre il 36% lo ritiene una scelta sostenibile. Non solo un modo per fare spazio in casa, ma anche una modalità che permette di recuperare valore economico dai regali ricevuti, spesso inutilizzati.
I dati più recenti mostrano un notevole aumento di chi, negli ultimi anni, ha scelto di rivendere i regali. Nel 2019, solo il 7% degli italiani aveva deciso di farlo, mentre nel 2023 questa percentuale è salito al 15%. È chiaro che, complice anche la crescente sensibilità verso l'economia circolare e la sostenibilità, il fenomeno del "regifting" sta diventando sempre più accettato, in particolare tra le generazioni più giovani.
I regali più rivenduti
I regali più venduti? Vestiti, scarpe, accessori, articoli per la casa, ma anche libri, fumetti, orologi e gioielli sono tra i regali più comuni che vengono rivenduti. Secondo l'indagine, i motivi per cui si sceglie di rivendere un regalo sono molteplici: il 37% degli intervistati afferma che il regalo ricevuto non corrisponde ai propri gusti, il 29% possiede già un oggetto simile, mentre il 28% non apprezza il dono e preferisce liberarsene. A livello pratico, chi rivende un regalo non gradito ha diverse motivazioni. Più della metà (51%) utilizza il guadagno ottenuto per risparmiare o per sostituire l'oggetto con qualcosa che più si adatta ai propri gusti. Il 34% ha deciso di usare i soldi per acquistare un altro regalo più gradito o per far fronte alle spese natalizie. Un altro 27% considera la vendita come una soluzione per alleggerire il proprio budget, un aspetto che, complice l'inflazione e il caro vita, sta influenzando sempre di più le scelte di consumo, anche durante le festività. Se fino a qualche anno fa la rivendita dei regali ricevuti poteva sembrare un gesto poco elegante o fuori luogo, oggi la mentalità degli italiani sembra essere cambiata. Solo il 34% degli intervistati considera ancora "non carino" rivendere un regalo, rispetto al 42% registrato nel 2019. Il "bon ton" sembra essersi adattato ai tempi moderni, rendendo la pratica del regifting sempre più socialmente accettata. Non mancano, tuttavia, coloro che temono di essere scoperti: il 16% degli intervistati non rivende mai un regalo per paura che il donatore venga a conoscenza della sua scelta.
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