Partorisce in strada, madre e neonato salvati dalla polizia
La madre si è allontanata a piedi con il piccolo ancora legato dal cordone ombelicale
PALERMO - Una scena straziante ha scosso Palermo nella serata di ieri, riportando alla mente l'immagine di un presepe contemporaneo carico di dolore e speranza. Una giovane donna sudamericana senza fissa dimora ha partorito il suo bambino per strada, in condizioni disperate.
L'allarme è scattato quando alcuni passanti hanno udito il pianto di un neonato provenire dalla zona tra via Michele Cipolla e via Gaspare Mignosi. Giunti sul posto, gli agenti dell'Upgsp e del Commissariato Oreto-Stazione si sono trovati di fronte a una scena che ha dell'incredibile.
La donna, dopo aver dato alla luce il figlio sull'asfalto, si era allontanata a piedi con il piccolo ancora sporco di sangue e legato dal cordone ombelicale. Gli agenti, seguendo le tracce ematiche, hanno avviato una frenetica ricerca che si è conclusa in un cantiere abbandonato nelle vicinanze.
Lì, nascosti e tremanti, sono stati rinvenuti madre e figlio, avvolti in una coperta sporca nel freddo pungente di dicembre. Nonostante le circostanze drammatiche, il neonato è apparso in buone condizioni di salute.
I soccorsi sono stati immediati. La donna e il bambino sono stati trasportati d'urgenza in ospedale, dove i medici hanno confermato che, seppur provati dall'esperienza traumatica, entrambi sono in condizioni stabili.
Questa vicenda ha profondamente colpito l'opinione pubblica, riaccendendo il dibattito sulle condizioni di vita dei senzatetto e sull'urgenza di politiche di inclusione sociale più efficaci. In particolare, emerge la necessità di potenziare i servizi di assistenza per le donne in gravidanza che vivono in situazioni di estrema vulnerabilità.
A Palermo, esistono strutture come la Locanda del Samaritano, un centro di prima accoglienza per persone fragili e senza dimora, che offre ospitalità temporanea e servizi essenziali. Tuttavia, episodi come questo dimostrano che c'è ancora molto da fare per raggiungere e proteggere le persone più emarginate della società.
La storia di questa giovane madre e del suo bambino nato sulla strada, ci ricorda quanto sia fondamentale non voltare lo sguardo di fronte alle sofferenze dei più deboli. È un monito per le istituzioni e per tutti i cittadini: nessuno dovrebbe essere lasciato solo, soprattutto nei momenti di massima fragilità e bisogno.
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