IL 9 DICEMBRE IL PROCESSO PER LA MORTE DI JASMINE
Davanti al giudice si presenteranno in tre
SALGAREDA - Omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza. Di questo dovranno rispondere il 9 dicembre il mulettista e i due delegati alla sicurezza della 3B di Salgareda per la morte di Jasmine Marchese, la 21enne di Eraclea (Venezia) rimasta schiacciata da una pressa nel settembre 2007.
Il trevigiano e i due vicentini compariranno davanti al gup Umberto Donà per l'udienza preliminare. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Iuri De Biasi, il mulettista sollevò per errore la pressa che, tuttavia, non era ben ancorata al suolo. Il macchinario finì addosso a Jasmine, schiacciandola.
I tre dunque rischiano di andare a processo con l'accusa di omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza.
E proprio della sicurezza sui luoghi di lavoro la sfortunata studentessa veneziana, che quell'impiego lo aveva trovato rivolgendosi a un'agenzia interinale di San Donà di Piave, è diventata un simbolo.
Alla 3B di Salgareda, ditta che produce e commercia pannelli, aveva un contratto a termine.
Il 18 settembre dello scorso anno, quando mancavano due ore alla fine del turno, e un solo mese alla scadenza del contratto, la tragedia.
E' stata la perizia disposta dalla Procura a stabilire che il macchinario non era adeguatamente ancorato. Ora sarà il giudice a decidere se mandare i tre a giudizio.
In passato sono state organizzate a Salgareda alcune manifestazioni sindacali a supporto della sicurezza sui luoghi di lavoro.