Abusi sessuali, restrizioni al sacerdote Rupnik che a Volpago aveva fatto proseliti
All'artista e religioso sloveno è stato imposto il divieto di confessare. Solo un anno fa era stato nella parrocchia montelliana
VOLPAGO DEL MONTELLO – Una figura molto apprezzata fino a poco tempo fa quella del gesuita Marko Rupnik, celebre in tutto il mondo per i suoi ispirati mosaici. Una notorietà certo meritata dal punto di vista artistico che lo aveva portato anche a Volpago del Montello dove con le sue opere aveva rinnovato i battisteri delle chiese di Venegazzù e Volpago. Pochi giorni fa nei media nazionali è stata diffusa la notizia secondo cui all’inizio degli anni Novanta, padre Rupnik avrebbe abusato sessualmente di alcune suore in una comunità di religiose a Lubiana. I fatti, in quanto datati, sarebbero penalmente prescritti ma le autorità ecclesiastiche hanno disposto il divieto al sacerdote di confessare e di accompagnare esercizi spirituali. La notizia inevitabilmente è stata letta anche a Volpago dove ha destato sconcerto e rammarico.
Il gesuita Marko Rupnik solo una anno fa era stato nelle parrocchie di Venegazzù e Volpago, dove il 16 dicembre 2021 aveva guidato l’incontro “La Parola si fa immagine” in vista dell’intervento artistico ai due battisteri. Inoltre, l’allora parroco di Volpago e Venegazzù don Massimo Lazzari, congedandosi dai fedeli per l’arrivo del suo sostituto, nel bollettino del 23 ottobre 2021 aveva spiegato le ragioni della sua decisione, dopo dieci anni nella parrocchia montelliana. “… Si tratta concretamente di una esperienza di studio e formazione presso la Casa di spiritualità e formazione a S. Severa (15 km a sud di Civitavecchia Roma). – precisa don Massimo – È nella casa di S. Severa che il Centro Aletti esprime la sua propensione alla formazione spirituale. La proposta mi è arrivata da p. Marko Rupnik, sacerdote gesuita, che guida ed è l’anima delle proposte spirituali, teologiche e artistiche del Centro Aletti”.