TREVISO – L’anno scorso gli è stata fatale l’ultima curva. Anche per questo, Alex Zanardi (nella foto) ha inserito la Treviso Marathon tra i primi impegni della nuova stagione.

Il 27 marzo, sulla linea di partenza a Vittorio Veneto, ci sarà anche lui: l’ex pilota di Formula Uno, ora pure apprezzato conduttore televisivo, tornerà a Treviso per inseguire quella vittoria che nel 2010 gli è sfuggita per un soffio, a causa di un errore di traiettoria negli ultimi metri. “Ho ancora il dente avvelenato”, scherza Alex.

“Farò di tutto per esserci. Il percorso è veloce e Treviso ha il pregio di essere vicina a casa mia (Zanardi risiede a Padova con la moglie Daniela e il figlio Nicolò, ndr). Tornerò per vincere”.

Pilota di Formula Uno e Formula Indy, nel 2001 Zanardi ha perso entrambi gli arti inferiori in seguito ad un incidente in gara. Poi, la scoperta dell’handbike, una speciale carrozzina in cui la spinta delle braccia si trasmette alle ruote attraverso una manovella.

Alla fine del 2007, quasi senza allenamento, partecipa alla maratona di New York, piazzandosi quarto. Da allora, per Zanardi, l’handbike diventa una nuova passione, da affiancare a quella per i motori. E le maratone si moltiplicano.

A Treviso, l’anno scorso, Zanardi non ha vinto, ma, giungendo al traguardo in 1h11’47”, ha realizzato il suo secondo tempo di sempre sulla distanza.

Anche per questo, Zanardi vuole tornare al via di una maratona che, tenuta battesimo nel 2004 da uno dei tanti record italiani di Francesca Porcellato, ha sempre un occhio di riguardo per i disabili.

Progresso dopo progresso, Alex sogna di arrivare sino a Londra 2012. Ma, tra handbike e carrozzine olimpiche, c’è da scommettere che il prossimo 27 marzo non sarà l’unico campione al via della Treviso Marathon.