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22 novembre 2024

Treviso

Allagamenti: il Comune cerca soluzioni.

Michielan: "rete cittadina inadeguata a far fronte ai cambiamenti climatici"

| Davide Bellacicco |

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| Davide Bellacicco |

Allagamenti: il Comune cerca soluzioni.

TREVISO-L’estate 2014 decisamente non sarà annoverata negli annali per la scarsità di precipitazioni. Cambia il clima ma le infrastrutture cittadine no, e iniziano ad accusare il segno dei tempi. A Treviso (e, in verità, non solo) non sono i cedimenti strutturali a preoccupare, quanto l’oggettiva incapacità del sistema di raccolta delle acque di far fronte a fenomeni atmosferici del tutto inediti nella Marca.  


La maggior parte dei canali di scolo cittadini risalgono a circa 30 anni fa e nel tempo non solo non sono mai stati dragati, ma hanno anche subito interventi disordinati che ne hanno sensibilmente compromesso la complessiva funzionalità.  I canali sfociano nel sile, un fiume che, non avendo, data la conformazione degli argini, la possibilità di espandersi, in caso di forti piogge tende ad innalzarsi, impedendo alle acque della rete di defluire.


A quanto si apprende, Contarina ripulisce solo il pozzetto, ma non le condutture. Una scelta dettata certamente da ragioni economiche, giacché, come evidenzia Basso (Lega Nord), il costo lieviterebbe sensibilmente se si scegliesse di rimuovere i residui presenti nella rete per poi conferirli nei centri deputati al costo di un rifiuto speciale.


L’assessore ai lavori pubblici, Ofelio Michielan, rende noto che l’accordo con l’azienda per la manutenzione dei pozzetti prevede, ogni anno, l’intervento su 8000 tombini, a fronte dei 400 garantiti in passato ma, in considerazione della non prevedibile situazione climatica, la stessa sarebbe disposta a rivedere anche il nuovo limite. Ad oggi sono state pulite ben 6226 caditoie per un investimento di circa 75.000€. 


Michielan tiene anche a precisare che questo tipo di approccio da una parte si rende indispensabile per evitare continui allagamenti ma dall’altra non sarà mai sufficiente, giacché un pozzetto ripristinato oggi, a seguito di importanti fenomeni come quelli agostani, complice l’incapacità della rete di accogliere celermente simili quantità di acqua, tornerà ad intasarsi in brevissimo tempo e i due problemi inevitabilmente faranno sì che situazioni di oggettiva emergenza  come quelle che cronicamente si verificano in zona Ghirada o Sant’Angelo, si ripropongano.


Come suggerito da Gnocchi (Gruppo Misto, ex M5S), dal momento che una pianificazione finalizzata ad evitare gli allagamenti esiste ed è anche assai dettagliata, sarebbe auspicabile renderne edotti i cittadini attraverso il sito internet del Comune di Treviso, così da sconfessare eventuali voci di corridoio che vedono l’ente poco attivo nella manutenzione del sistema idrico di alcune zone piuttosto che di altre (il cittadino potrà leggere direttamente dal sito se il tombino della via di precipuo interesse è stato ripulito).  


La commissione --- ha approvato all’unanimità la proposta di adesione al “Mayors Adapt”: iniziativa del Patto dei Sindaci relativa all’adattamento ai cambiamenti climatici per aumentarne la resistenza del territorio, che ora sarà discussa in Consiglio. Il corretto drenaggio delle acque piovane dalle strade certamente non potrà che essere al centro della partita, ma l’eccessiva onerosità degli interventi necessari, unita alla consapevolezza di una non particolarmente florida situazione economica per l’ente locale, complice l’imperversare della crisi, agita lo spauracchio dell’immobilismo.  


 



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Davide Bellacicco

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