Allarme dai sindacati dei pensionati: "Rischio lockdown ad agosto nelle case di riposo"
Anziani a rischio abbandono durante le ferie. " La Regione dovrebbe esercitare un potere di controllo: ha intenzione di farlo? "
VENETO - “Agosto, moglie mia non ti conosco”. A non essere riconosciuti in realtà sono gli anziani, che vivano da soli o in struttura. Non da ora, ma dopo un anno e mezzo di pandemia è un lockdown prolungato oltre i termini nelle case di riposo, l’isolamento delle persone anziane sta preoccupando oltremodo caso sul piano della salute fisica e psichica. Al punto che i sindacati veneti dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del Veneto mettono le mani avanti: “Ad agosto temiamo una situazione simile a un lockdown. Un anno e mezzo di pandemia, l'isolamento, le visite dei famigliari col contagocce e con assenza di contatto, nonostante vi sia una legge che le consenta, si sono rivelate per gli anziani ospiti in casa di riposo l'origine di problemi di salute che vanno dal calo cognitivo al calo di peso”.
E siccome le parole non bastano più, hanno deciso di passare ai fatti, denunciando la Regione Veneto che non ha mantenuto la promessa di produrre, entro il 10 luglio, un aggiornamento sul monitoraggio di come le Rsa stiano consentendo le visite dei famigliari degli ospiti e l'accesso ai volontari, in applicazione dell'ordinanza del ministero della Salute dell'8 maggio. “Ricordiamo che un mese fa era emerso che oltre il 60% delle strutture prevedeva barriere, eliminando quindi la possibilità di contatto fisico, e i sindacati avevano chiesto di approfondire anche altri aspetti sulle modalità di accesso. Questa mancanza di comunicazione desta oggi grande preoccupazione, dato che l'ordinanza ha valore fino al 30 luglio”. Per queste ragioni le segreterie nazionali di Spi, Fnp e Uilp hanno inviato una lettera ai ministri competenti affinché sia garantita continuità alle aperture.
Dichiarano Elena Di Gregorio (Spi Ggil), Vanna Giantin (Fnp Cisl) e Debora Rocco (Uilp Uil): “Se già fino ad ora molte case di riposo si sono rifiutate di garantire l'aspetto più affettivo durante le visite, nonostante vaccinazioni a tappeto degli ospiti e Green Pass per i famigliari, temiamo che agosto diventi per i nostri anziani un mese di isolamento simile a un altro lockdown, i cui effetti sulla loro salute psicologica e fisica si sono già visti in modo drammatico. La Regione dovrebbe esercitare un potere di controllo: ha intenzione di farlo? Ormai con il Green Pass si va ovunque, famigliari e volontari sono obbligati ad averlo per entrare nelle strutture», concludono le segretarie dei pensionati, «perché ci si ostina a negare agli anziani in casa di riposo quel tipo di socialità che li fa stare bene?”