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20 aprile 2024

Benessere

Allattamento al seno, tutti i vantaggi per la mamma e il bebè

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Allattamento al seno, tutti i vantaggi per la mamma e il bebè

L’allattamento naturale rappresenta una delle principali fonti di nutrimento e protezione per il bebè ancora in fasce, ma riserva vantaggi anche per la mamma

 

Un regalo per tutta la vita. Questo è l’allattamento al seno per ogni cucciolo, che sia umano o animale. Infatti il latte di mamma rappresenta il cosiddetto alimento “specie-specifico”, perfettamente bilanciato per soddisfare le esigenze nutrizionali dell’essere vivente in pieno sviluppo. La composizione del latte della mamma non si caratterizza di soli fattori prettamente nutritivi, ma comprende una serie di elementi che hanno funzione protettiva e di difesa.

 

Non a caso, le nuove formulazioni del latte in polvere prevedono l’integrazione di batteri, in particolare fermenti lattici e probiotici, nel tentativo di imitare il più fedelmente possibile l’originale. Anche per la mamma l’allattamento rappresenta un momento prezioso per riprendere la forma prima della gravidanza. Non solo in termini di silhouette, ma anche per quanto riguarda l’utero che ritorna così alla sua posizione normale.

 

Il colostro, la prima difesa del neonato

In passato si credeva addirittura che fosse dannoso per il bebè e alcune levatrici consigliavano di non darlo al neonato. Con il passare del tempo, però, queste credenze sono state soppiantate dalle evidenze scientifiche. È dimostrato che le primissime gocce di latte contengono la maggiore quantità di fattori di crescita e sviluppo utili per il neonato.

 

Anche sulle quantità prodotte e le effettive necessità del bebè bisogna fare chiarezza. Lo stomaco del neonato durante i primi giorni di vita è di dimensioni ridotte e quindi le quantità assunte sono bilanciate al meglio e progrediranno col passare delle settimane.

 

Bonding, una parola inglese per un messaggio universale

Si tratta di un termine che è entrato da poco nel dizionario medico e ne fa parte per definire il protocollo da rispettare per consentire il corretto attaccamento del neonato alla mamma. È una pratica in apparenza ovvia, ma che l’eccessiva medicalizzazione delle nascite negli ultimi decenni stava per compromettere. In poche parole, il bonding avviene quando il neonato apprende a riconoscere nella madre la fonte delle proprie cure e del benessere. L’allattamento al seno favorisce questo legame e diventa una parte essenziale della relazione che si andrà consolidando con il passare degli anni e per il resto della vita.

 

Nessun rischio di obesità per il neonato

Tra i vantaggi dell’alimentazione naturale c’è la sicurezza che il neonato non sarà mai sovralimentato. Mentre con il latte formulato è importante rispettare le tempistiche e le quantità raccomandate, l’allattamento al seno è libero. Significa che si può assecondare la richiesta del bebè senza temere di esagerare. Durante alcune fasi precise, i cosiddetti scatti di crescita, la richiesta del bebè potrebbe farsi più pressante e rendersi parecchio impegnativa per la mamma.

 

In questi casi è possibile delegare al papà il compito di dare il biberon con il proprio latte tirato, per prendersi una meritata pausa. Alcune donne tirano il latte mentre stanno allattando, altre preferiscono dedicare a questa operazione un tempo distinto da quello per il figlio. Un buon tiralatte è il perfetto alleato a questo scopo, su https://piccoloeforte.it si possono trovare le recensioni dei modelli migliori.

 

Perdere peso e riprendere le forme pre-gravidanza

Anche la mamma ottiene dei vantaggi dall’allattamento. Non si può dire che si tratti di una passeggiata, di certo è un carico molto oneroso da portare e non tutte le mamme possono affrontarlo. È bene ribadire che non allattare non significa essere una mamma incompleta.

 

Se vi trovate nel numero di quelle che hanno scelto la via del seno sappiate che potrete contare su una più rapida perdita di peso. Nella maggior parte dei casi, le donne che allattano il proprio figlio tornano al peso forma prima delle altre. Una condizione che varia in base alla risposta ormonale di ognuna, ma che per la maggior parte si rivela efficace. Inoltre, la suzione del neonato, specie quella nelle primissime ore dopo la nascita, aiuta l’utero a ritrovare la posizione consueta che aveva prima della gravidanza.

 

Difesa contro l’osteoporosi

Si considera che l’allattamento produca effetti a lungo termine anche sulla salute delle mamme. Infatti è nota una minore incidenza di tumori al seno o alle ovaie rispetto alle donne che non hanno allattato o avuto figli. Inoltre, al contrario di quanto si pensi, anche la densità ossea appare maggiore nella fase della menopausa. In questo periodo molte donne vanno incontro a problemi legati all’osteoporosi che invece ha un’incidenza minore in chi ha allattato al seno.

 

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