TREVISO - Si è svolto con successo il test del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale IT-Alert, supportato da circa 15 volontari della Protezione Civile. La simulazione ha ipotizzato il collasso della diga La Stua in provincia di Belluno, coinvolgendo vari comuni del bellunese e del trevigiano. Nel dettaglio, i comuni bellunesi coinvolti sono stati Borgo Valbelluna, Cesiomaggiore, Feltre e Setteville, mentre nel Trevigiano sono stati allertati Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Moriago della Battaglia, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Valdobbiadene, Vidor e Volpago del Montello. Il test ha verificato l'efficacia del sistema di allertamento in caso di collasso della diga, con l'obiettivo di avvisare i cittadini delle aree potenzialmente interessate dall'ipotetico allagamento.

Tra le 12 e le 13, tutti i telefoni cellulari presenti nei comuni coinvolti hanno ricevuto un messaggio IT-Alert, con una notifica sonora distintiva, diversa da quelle usuali, che specificava trattarsi di un test. Attualmente, i volontari e la direzione della Protezione Civile regionale stanno raccogliendo dati per valutare la copertura dell'allertamento, prestando particolare attenzione alle aree montane dove le comunicazioni sono complicate dal contesto geografico. Nei prossimi mesi, la Protezione Civile nazionale ha programmato due ulteriori test in Veneto: uno riguarderà la simulazione di un incidente industriale e l'altro un incidente nucleare.
 

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