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11 gennaio 2025

Treviso

Amministrative sotto le stelle (cadenti)

Lo tsunami travolge Grillo. La Lega sparisce. E chi rimane, gioca

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Amministrative sotto le stelle (cadenti)

TREVISO - Lo stato d'animo prevalente in diversi commentatori politici, alla vigilia delle ultime elezioni amministrative, sembrava combattuto tra la paura di ulteriori sfracelli e la possibilità di poter verificare la consistenza del M5S, dopo l'exploit delle politiche di febbraio scorso.

 

Ma partiamo dal dato oggettivo ossia dai circa 7 milioni di cittadini che avrebbero dovuto esercitare il diritto di voto, di cui quasi un terzo a Roma. Da subito è emersa la scarsa affluenza complessiva, sin da domenica, confermata al termine delle elezioni: si è fermata al 63%, avendo risentito molto della scarsa affluenza a Roma, dove ha votato solamente il 52%.

 

Il secondo elemento oggettivo riguardante i risultati complessivi va a scapito del Movimento 5 Stelle: lo tsunami, questa volta, ha colpito Grillo, le sue stelle sono cadenti. La debacle del M5S ha avuto come conseguenza immediata che nessuno dei Grillini è andato al ballottaggio. Il consenso complessivo, a macchia di leopardo, si è ridotto a un terzo circa, rispetto alle politiche. I grillini si sono scatenati contro il padre-padrone, per la prima volta rimasto muto, e il suo braccio destro Casaleggio, imbrigliati dal loro "tesoretto". Per molti l'esito finale è stato vissuto come un momento liberatorio, quasi che i Grillini possano considerarsi un fenomeno da sogno di una notte di mezza estate, secondo la celebre espressione.

 

Eclatante la rotta della Lega Nord. Dispersa ovunque, anche nelle roccaforti, perfino a Treviso: qui l'esito ben si concilia con un'altra espressione classica: sic transit gloria mundi! (così passa la gloria del mondo!). Questi i numeri oggettivi: 5 capoluoghi, tra cui Vicenza, hanno eletto sindaci del PD; nei rimanenti 11 il ballottaggio vede in vantaggio i candidati del centro-sinistra su quelli del centro destra, Treviso compresa, con percentuali sempre a vantaggio del PD rispetto al PDL, che ha registrato un certo calo.

 

In conclusione ancora una volta i sondaggi della vigilia sono risultati sballati. Certamente, l'esito di Roma è stato il piatto forte. Il notevole vantaggio del candidato di centro- sinistra, Ignazio Marino, che ha superato il sindaco uscente, Gianni Alemanno, già ministro ed esponente di tutto rispetto a livello nazionale, è il dato sorprendente. Molte le interpretazioni, soprattutto da parte di chi ha tentato di giustificare il modesto consenso ricevuto da Alemanno, ma si tratta di opinioni emotive, anche se con il ballottaggio si gioca una nuova e autonoma partita.

 

Nel Veneto è stato impietoso per il centrodestra il risultato di Vicenza, dove si è registrata una sconfitta di grandi proporzioni, nonostante la presenza dell'onorevole Dal Lago, una icona del centrodestra vicentino. Il sindaco uscente, Achille Variati, notoriamente grande sponsor di Matteo Renzi, ha vinto al primo turno. Resta interessante la sfida di Treviso. Gentilini è arrivato secondo, molto distanziato da Manildo, confermando che il tempo della Lega volge al termine.

 


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