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01 settembre 2024

Vittorio Veneto

Amministrative Vittorio Veneto, “Progetto Vittorio Futura” punta sui giovani

Il neo nato gruppo civico aderisce alla coalizione di centrosinistra. Promotori Giulio De Antoni e Adriano Botteon

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Progetto Vittorio Futura

VITTORIO VENETO – Nella cornice dell’area Fenderl quest’oggi pomeriggio, sabato, la civica “Progetto Vittorio Futura” si è presentata ufficialmente. Una presentazione che segna l’apertura della campagna elettorale in città. La civica è la prima, in vista dell’appuntamento elettorale di giugno, a scoprire le sue carte. Un gruppo nuovo, composto da circa 25 persone al lavoro per il loro progetto di città dall’estate scorsa. A guidare il gruppo il consigliere comunale Giulio De Antoni, attualmente consigliere della civica Dus, e l’ex Pd Adriano Botteon, per dieci anni in consiglio comunale durante le amministrazioni Da Re e Tonon. A fianco loro tutti volti nuovi: ci sono studenti universitari, insegnanti, professionisti di vari settori, dipendenti di enti pubblici, dirigenti di azienda e pensionati.

 

Il simbolo scelto raffigura un ragazzo che cammina che imbocca una strada verso il futuro scandita da un pino – che richiama quello secolare della pista d’atletica – a sottolineare il binomio giovani e ambiente al centro di questa civica.

 

«”Sono solo io che vedo la nostra città in decadenza o anche altri cittadini?” mi sono chiesto più volte in questi anni – ha ripercorso De Antoni -. La sensazione, poi condivisa, è che la nostra città viva un periodo di decadenza: negozi chiusi, mancanza di servizi per i giovani, difficoltà a trovare appartamenti in affitto, popolazione in calo. Da qui si è costituito il gruppo che ha iniziato a ragionare sulle problematiche che ci sono nella nostra città e su come sia possibile affrontarle. La prima cosa su cui abbiamo ragionato è che serve un programma a lungo-medio termine, di 10-15 anni. Questa amministrazione non l’ha avuto, ha lavorato senza avere un disegno del futuro della città. Tra gli obiettivi nostri, migliorare la qualità della vita, il decoro, salvaguardare l’ambiente e tornare ad essere riferimento per il territorio. E il primo investimento della futura amministrazione, che speriamo essere la nostra, sarà rimediare alle dimenticanze di questi anni. Le nostre proposte sono contenute nel documento che sarà illustrato dal candidato sindaco della coalizione di centrosinistra sabato prossimo. E punteremo a coinvolgere i cittadini».

 

«In questi anni – ha concordato Botteon – è mancata una visione e finalmente posso dire di vedere un centrosinistra veramente unito. Per invertire il trend negativo in cui è piombata la città è necessario investire sui giovani. Ad esempio istituendo degli ITS, istituti tecnici superiori, con il comune che potrà fornire gli spazi necessari e in sinergia con le aziende del territorio. E poi pensando al progetto Erasmus, fare di Vittorio Veneto una destinazione per gli studenti delle superiori per il periodo di alternanza scuola-lavoro». Ha concordato su questo il giovane Pietro Ballarin, studente universitario. «Manca nella nostra città un posto in cui i giovani possano studiare insieme o svagarsi» ha detto. La biblioteca cittadina a ciò non si presta. Servirebbe uno spazio nei pressi del campus scolastico. «Gli immobili non mancano» ha annotato Botteon.

 

Attenzione poi alla mobilità. C’è da potenziare la rete delle ciclabili, ma anche il trasporto pubblico. «Va ripreso in mano il piano generale del trasporto urbano – ha detto Giuseppe Zampieri - e ottimizzato il trasporto gomma-ferro, servendo anche la zona industriale. Non scordiamoci che 150 anni fa Vittorio Veneto è stata tra le prime ad avere un sistema pubblico di trasporto a cavalli fra Ceneda e Serravalle e nel 1926 la prima elettro-mobile collegava i due centri».

 

Silvia Bevilacqua ha ragionato sulla cultura. Le potenzialità a Vittorio Veneto non mancano: i musei, la storia, le numerose associazioni. «Servono una biblioteca che sia tale e un archivio fruibile – ha evidenziato -. Su questo e su tante altre cose siamo indietro: basterebbe guardare anche poco lontano da noi cosa hanno fatto altri e ispirarsi a loro. Le tante vetrine buie che ci sono a Serravalle, potrebbero diventare luoghi della narrazione. C’è un patrimonio di arte sacra importante. E i musei che ora sono sentiti come un problema devono essere invece una risorsa».

 

Un altro giovane, Riccardo Ortolan, si è soffermato sulla fragilità del territorio vittoriese, dalle frane che scandiscono le colline, ai corsi d’acqua che in caso di piena possono esondare, alla riclassificazione in livello 1, il più alto, del rischio sismico a Vittorio Veneto. «Tutte problematiche che vanno analizzate – ha detto -. Serve un piano di gestione e tutela del territorio e va ridotta la cementificazione».

 

«Il gruppo è formato da persone molto diverse e questo è il nostro punto di forza – ha concluso Tiziano Poser -. Il nostro obiettivo è mettere le persone al centro, per questo ci impegneremo anche una volta eletti ad organizzare incontri con i cittadini per far conoscere le nostre idee».

 



 

 


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Claudia Borsoi

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