MONTEBELLUNA - Alessandro Mazzochel e Wendy Mandziy sabato 19 novembre racconteranno la loro storia al Liceo Veronese. A causa dell’anoressia e della bulimia, il 7 luglio del 2014, Wendy Mandziy, allora ventitreenne, ha rischiato di morire nella sua casa di Giavera.

Se invece  ora sta bene e può raccontare la propria esperienza, lo deve, oltre che a se stessa e ai medici, al fidanzato Alessandro Mazzochel, assessore alla cultura di Volpago, che l’ha salvata grazie all’amore ma anche a una buona dose di sangue freddo.

Alle  6.20 di quel maledetto giorno, al risveglio, Alessandro sentì i rantoli della ragazza.  Si accorse che il corpo di Wendy era rigido, il volto color violaceo, gli arti contratti, il respiro mancava. Resosi conto che la situazione era grave, il giovane non perse un attimo: contattò il 118 che lo guidò nelle manovre di primo soccorso, ovvero nella pratica del massaggio cardiaco finché non  arrivarono i soccorsi. I paramedici attuarono più scariche di defibrillatore e dopo la terza il cuore iniziò a ripartire nonostante Wendy fosse in coma. Fu solo l’inizio di una lunga, difficile ripresa.

La storia di Wendy, è stata raccontata dallo stesso Mazzochel in un libro, “La caduta delle farfalle”, edito da Città nuova (con saggio di Pasquale Ionata). I due protagonisti di quella che poteva essere una tragedia, però, sono determinati a far sì che quanto è loro successo possa servire da testimonianza e monito a tanti giovani, soprattutto ragazze che, in particolare durante l’adolescenza, rischiano di entrare nel tunnel dei disturbi alimentari. Stanno cominciando pertanto a raccontare la loro storia anche nelle scuole.  

Sabato 19 dalle 9 alle 11, nell’aula magna dell’istituto, Alessandro e Wendy incontreranno tre classi del liceo “Angela Veronese” di Montebelluna, dove l’attenzione a tali problematiche è massima. L’evento è aperto a chiunque sia interessato.