Arriva Anagrafe popolazione residente. Orlandi: "Nessuno stop a lotta evasione"
Nel giro di tre mesi sarà avviata la fase sperimentale per 26 Comuni
| Irene Lucarelli |
Arriva l'Anagrafe nazionale della popolazione residente, con un archivio unico dei Comuni, domicilio digitale e i dati sulla famiglia anagrafica, tra gli altri aspetti, renderà le procedure della Pa più rapide e semplici a beneficio dei cittadini. "E' un sistema rivoluzionario" perché darà la "possibilità di inserire in questo sistema il domicilio fiscale digitale e quindi sarà possibile ricevere tutti gli atti della Pa sul pc di casa", afferma il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. Nel giro di tre mesi sarà avviata la fase sperimentale per 26 Comuni, inclusi Roma e Milano, e poi nel giro di un anno (entro la fine del 2016) accorperà tutti gli altri.
"Se la vita privata del cittadino viaggia alla velocità della banda larga internet, anche la Pa deve andare a quella velocità", osserva il ministro dell'Interno Angelino Alfano sottolineando che con questa iniziativa il cittadino avrà nella sua carta di identità elettronica "tutto lo Stato, tutto lo Stato in due dita". Non solo le comunicazioni su nascite e decessi, ma anche domicili e residenze, il nuovo strumento azzererà "le perdite di tempo", ha aggiunto Orlandi, osservando che in particolare con i dati sulla famiglia anagrafica "in un'unica base dati completa e aggiornata" permetteranno di "migliorare le politiche fiscali di sostegno al reddito familiare" anche verificando "la spettanza di detrazioni/deduzioni per i familiari a carico". "Basta alibi", sintetizza il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. Adesso, aggiunge, "sarà possibile una migliore "triangolazione tra Stato, Enti locali e cittadini".
Intanto, il direttore dell'Agenzia delle Entrate, rassicura sull'impegno del governo nella lotta all'evasione. "Ci sono un po' di difficoltà ma non c'è alcun abbandono della lotta all'evasione", scandisce. Sullo sfondo c'è la questione ancora irrisolta dei dirigenti dell'Agenzia 'retrocessi' per il pronunciamento della Consulta che ne ha decretato illegittima la nomina. La sentenza, insiste Orlandi, "ha creato un problema organizzativo, ma ci stiamo organizzando" e oggi "il comitato di gestione conferirà le deleghe temporanee" per gestire la fase di passaggio fino al nuovo concorso. "Questo ci permetterà, con un po' di difficoltà di riprendere il lavoro ordinario".
Allo stesso modo, Orlandi vuole smentire i retroscena che ipotizzano uno scontro in atto con il Governo. "Non ho problemi, sto lavorando". "La narrazione è cosa diversa dalla realtà", dice. "E' normale che io vada avanti", spiega, aggiungendo: "io sono un'istituzione del paese, lavoro con il mio ministro che è Padoan e lo sento molto spesso. Stiamo lavorando per il paese". Con il premier Matteo Renzi, prosegue, "non ci sono stati contatti recenti perchè lui è molto impegnato, lavoro con il mio ministro", ribadisce Orlandi.