Assistenza sanitaria per i giovani detenuti del carcere minorile
L’equipe di sanità penitenziaria messa a disposizione dall'Usl 2 è costituita da uno staff medico e infermieristico, psicologi e operatori sociosanitari
| Isabella Loschi |
TREVISO - Protocollo di intesa tra l’Usl2 della Marca e l’Istituto Penale per Minorenni di Treviso. Firmato ieri tra il direttore generale Francecso Benazzi e Carla Sorice, direttrice dell’istituto penale per minorenni di Trevisco, il documento per l’erogazione dell’assistenza sanitaria a favore della ventina di giovani, tra detenuti e arrestati in prima accoglienza.
dal Direttore generale dell’Azienda sanitaria Francecso Benazzi e il Direttore dell’Istituto Carla Sorice. Il documento struttura l’erogazione dell’assistenza sanitaria a favore della ventina di giovani, tra detenuti e arrestati in prima accoglienza.
L’Usl metterà a disposizione professionisti con il compito di seguire i detenuti minorenni. L’istituto penale minorile di Treviso è l’unico del triveneto e accoglie i minorenni e adulti giovani di sesso maschile, dai 14 ai 18 anni, sottoposti a provvedimento penale. Ad esso è annesso il centro di prima accoglienza per minorenni di entrambi i sessi in stato di arresto e a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’udienza di convalida.
L’equipe di sanità penitenziaria è costituita da uno staff medico e infermieristico, da psicologi, specialisti nella cura delle dipendenze, operatori sociosanitari ed educatori. Si occupa del colloquio clinico di primo ingresso in istituto, di garantire la normale assistenza sanitaria, di attività di educazione alla salute, con particolare riferimento ai danni da uso ed abuso di alcol, fumo, sostanze, e all’igiene personale. Nell’istituto, inoltre, è costituita una equipe multi professionale e multidisciplinare che si riunisce periodicamente per la discussione dei casi e un focus sulla gestione operativa di quelli più complessi.