Bellon: "sei assessori, niente doppi stipendi, stop alle consulenze esterne"
Il candidato di Indipendenza Veneta presenta il piano di contenimento dei costi
| Isabella Loschi |
TREVISO - «Il primo obiettivo è tagliare le spese ritenute improduttive per ridurre al minimo la tassazione sui cittadini». La campagna elettorale entra nel vivo e l’agguerrita Alessia Bellon, candidato sindaco di Indipendenza Veneta,, parla delle imminenti urgenze da attuare, fondamentali nell’attuale situazione di grave preoccupazione per il quadro socio-economico dei trevigiani: ridurre al minimo gli assessori, tagliare i doppi stipendi e l’azzeramento delle consulenze esterne.
«Abbiamo individuato delle aree di spesa che possono essere ridotte o addirittura eliminate già dai primi mesi di governo: il primo atto sarà la nomina di 6 assessori - il numero minimo ora consentito da statuto comunale - risparmiando così 97 mila euro ogni anno. Prevediamo quindi l’assegnazione della presidenza delle municipalizzate a nomina comunale agli stessi assessori, senza cumolo di stipendio e l’azzeramento dei compensi nei consigli di amministrazione a nomina pubblica. Infine con la nostra amministrazione vi sarà l’azzeramento delle consulenze esterne inutili. I miei concorrenti candidati sindaci hanno scritto stupendi libri dei sogni, ma nessuno e dico nessuno ha spiegato come e dove andrà a prendere le risorse per finanziarli».
«Dobbiamo uscire - continua la Bellon - dalla drammatica situazione di un bilancio comunale che lascia in eredità le casse vuote e un finanziamento dello stato che di fatto corrisponde a 9 euro e mezzo all’anno per ogni trevigiano. Nei primi mesi di gestione per ridare slancio al territorio parte delle indennità di assessori e sindaco saranno versate direttamente alle associazioni sportive che da anni sono al fianco dei trevigiani. Rinunciare all’indennità ha un doppio scopo: essere vicini concretamente con chi già opera per creare eventi sportivi e tenere in piedi società sportive e velocizzare il taglio delle spese improduttive. Quando la nuova gestione riuscirà a recuperare le risorse, grazie ai tagli in bilancio, parte di queste risorse saranno destinate alle associazioni in modo sistematico con attrezzature, spazi e sostegno alle iniziative pubbliche».
Infine parla della Tares, la nuova e discussa tassa sui rifiuti che « non sarà pagata dai cittadini trevigiani, perché se ne farà carico il comune per conto loro son l’istituzione di un apposito capitolo di bilancio comunale denominato “residuo fiscale”, che contabilizzerà le voci a credito dallo stato italiano. Grazie a tali risorse, sarà direttamente il comune, a pagare la nuova Tares in nome e per conto dei cittadini stessi, producendo agli stessi regolare quietanza di pagamento per i controlli da parte dell’agenzia delle entrate».