Berlusconi: "Deluso da Putin, pensavo fosse uomo di pace"
"Si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero. A Bucha crimini di guerra"
ITALIA - ''Io Putin l'ho conosciuto vent'anni fa. Mi era sempre parso un uomo di gran buon senso, di democrazia, di pace, peccato davvero per quel che è successo...''. Dopo oltre un mese di silenzio, Silvio Berlusconi cita in pubblico quello che ha sempre considerato un amico, Vladimir Putin, chiamandolo per nome. L'occasione è la convention di Fi 'L'Italia del futuro'. Le parole del Cav sono molto dure, di severa condanna per ''l'aggressione'' nei confronti dell'Ucraina.
''Oggi - esordisce - siamo di fronte ad una aggressione senza precedenti messa in atto dalla Russia ai danni di un paese neutrale come l'Ucraina, che sta combattendo con valore e determinazione per la propria libertà. Un'aggressione che anziché portare la Russia in Europa l’ha portata nelle braccia della Cina... Peccato, davvero peccato!".
"Non posso e non voglio nascondere - dice l'ex premier - di essere profondamente deluso ed addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero. Noi non abbiamo avuto alcuna esitazione a schierarci: la posizione di Forza Italia è quella espressa nella durissima 'Risoluzione contro l’aggressione della Russia all’Ucraina' approvata dal Parlamento Europeo in seduta straordinaria il primo marzo, risoluzione che io ho convintamente votato. Una posizione tante volte poi ribadita in modo perfetto da Antonio Tajani e dai nostri gruppi in Parlamento. E' una posizione di pieno sostegno, senza distinguo, alla linea dell’esecutivo di cui facciamo parte".
Berlusconi non usa mezzi termini per condannare l'eccidio di Bucha: ''Voglio dire ancora di più: di fronte all’orrore dei massacri di civili a Bucha e in altre località ucraine, veri e propri crimini di guerra, la Russia non può negare le sue responsabilità. Dovrebbe al contrario, nel suo stesso interesse, identificare e mettere sotto processo i responsabili di comportamenti che il diritto e la morale considerano inaccettabili anche in tempo di guerra", scandisce il presidente di Fi.
''Noi - sottolinea - auspichiamo che i rapporti fra Russia, Stati Uniti, Europa, tornino ad essere dialoganti. Ma spetta alla Russia adesso fare un passo nella giusta direzione, facendo tacere le armi. Il cessate il fuoco da parte della Russia è fondamentale e prioritario".
FORZA ITALIA E GLI ALLEATI - Dal palco della convention di Forza Italia 'L'Italia del futuro', Berlusconi dice che "quella di oggi potrebbe essere una nuova discesa in campo...''. "Siamo importanti per il futuro dell'Italia" scandisce, e ''con me in campo possiamo puntare molto più in su di quanto ci danno ora i sondaggi...''.
''Noi siamo diversi dai nostri amici ed alleati, ai quali ci lega un rapporto di lealtà, di stima, di condivisione, che verifichiamo ogni giorno nel governare insieme molte Regioni e molti Comuni...'' dice Berlusconi parlando del rapporto con gli alleati di centrodestra. Il Cav non cita la Lega ma solo Fratelli d'Italia per 'rimproverare' al partito di Giorgia Meloni la scelta di essere rimasta all'opposizione del governo Draghi: ''Ha perso l'occasone'' di contribuire al rilancio dell'Italia.
''Un rapporto - spiega l'ex premier - che non è venuto meno neppure con la nascita del governo di emergenza e di unità nazionale, quando Fratelli d’Italia ha perso, a mio giudizio, l’occasione, entrando nel governo, di essere partecipe del rilancio del Paese con le sue idee, con i suoi programmi, con le sue donne e con i suoi uomini. In questa alleanza del centro destra - precisa e rivendica Berlusconi - noi siamo ovviamente determinanti".
FISCO E GIUSTIZIA - ''Sulla riforma della giustizia, come su quella del fisco'', ''ci aspettiamo un ampio dibattito in Parlamento con l'approfondimento delle nostre osservazioni senza che venga posta la questione di fiducia" afferma il leader di Forza Italia.
"Noi abbiamo fiducia nella capacità del nostro governo di lavorare per il futuro, ma il governo, devo dirlo, non può fare a meno del supporto delle forze politiche, noi compresi, e non può non considerare l’esistenza e la necessità di una normale dialettica parlamentare...'' dice Berlusconi, che manda un messaggio preciso a Mario Draghi: Fi sosterrà l'esecutivo ma niente sconti su giustizia e fisco, in particolare sulla casa.
"Noi - assicura il Cav - siamo leali e lo saremo fino alla fine, ma non possiamo rinunciare alla nostra identità sostenendo provvedimenti che negano i nostri principi. Noi non consentiremo mai a nessun governo, come non lo abbiamo mai consentito, di mettere le mani nelle tasche degli italiani. Noi - avverte tra gli applausi della sala - non consentiremo mai a nessun governo di colpire la casa, che per noi è sacra, è il simbolo dell’unità e della continuità della famiglia".
E ancora: ''Noi non consentiremo mai a nessun governo di colpire il risparmio che è il frutto di una vita di lavoro, di sacrifici e di speranze". "Quella di non penalizzare il settore immobiliare - spiega - è un’esigenza economica perché - come dicono i francesi - 'quand le bâtiment va, tout va', ma è anche un’esigenza morale, sociale e civile".