TREVISO - “La Lega, negli ultimi dieci anni, governa a Roma da ben otto anni. Ed è sempre stata determinate, anche prima di Scillipoti. Di tutti i problemi di cui avevano detto di volersi occupare, il fisco, la sicurezza, il nord, le infrastrutture quali hanno risolto?” Se lo chiede Pierluigi Bersani (nella foto), segretario nazionale del Pd, che nel primo pomeriggio ha incontrato, sotto la loggia di Palazzo dei Trecento, un pubblico che lo ha accolto con grande calore.

Assieme a lui anche Floriana Casellato (Pd), candidato presidente della Provincia del centrosinistra che stasera, venerdì 13 maggio, in piazza dei Signori, terrà l’ultimo comizio elettorale assieme ai suoi compagni di lista, nell’ambito della festa di chiusura della campagna elettorale.

“Nei prossimi mesi e anni la Lega e il Pdl sentiranno parlare di noi che vogliamo occuparci sul serio dei problemi della gente, mentre il Parlamento è bloccato per risolvere i problemi di una sola persona. Noi siamo a favore di un autonomismo, ma all’interno della modernità e dei problemi di oggi, non come questi che ci governano che hanno tagliato fondi ai Comuni, mai come prima. Siamo, quindi, alternativi e questo anche al nord dove ormai la Lega ritiene di avere campo libero”.

Bersani ha, poi, parlato della necessità di fare le riforme che alla gente interessano davvero, quelle per dare lavoro, per togliere dalla precarietà moltissimi giovani (sono 100 mila quelli che lasciano l’Italia ogni anno) e non solo, della necessità di combattere l’evasione fiscale, di riformare il fisco caricando di più sulla rendita finanziaria e mobiliare per alleggerire la pressione su lavoratori e imprese. Il leader del Pd se l’è poi presa con l’assenza di politiche sociali del Governo.

“Questi lo stanno massacrando il sociale. Questi disgraziati hanno cancellato il fondo sociale proprio ora che ce n’è più bisogno. Dobbiamo ricordarci che senza solidarietà non c’è comunità e senza comunità non c’è crescita economica. Bersani ha, poi, fatto un forte richiamo alla necessità di sobrietà e onestà in politica. “Occorre riprendere il senso della politica stando con i piedi a terra, ponendosi con un atteggiamento di sobrietà, onestà, solidarietà. Perché se uno vuole guidare il paese non deve comandare, come fa il nostro capo del governo, ma deve mettersi al servizio dei cittadini”.

Bersani prosegue: "Noi vogliamo parlare d'altro rispetto ai problemi di Berlusconi perché ci aspettiamo da queste elezioni che venga un segnale per cui d'ora in poi ci si possa occupare dei problemi degli italiani. Non possiamo continuare a stare sempre attorno alle sue guerre, alle sue risse, ai suoi odi. Noi abbiamo bisogno di parlare di lavoro, di fisco, e abbiamo anche bisogno che si approvi qualche riforma sulla precarietà. Se ci vanno bene queste elezioni - ha aggiunto Bersani -, è questo che dirò il giorno dopo, in parlamento”.

E sul sentimento di paura che la Lega instilla nella gente rispetto all'immigrazione, Bersani fa notare che con il governo di centrodestra ci sono state più sanatorie e più sbarchi e di come Lega e Pdl non abbiano saputo gestire i recenti sbarchi a Lampedusa. “Tutto il mondo ha visto come hanno gestito male  la cosa e ci hanno riso dietro. C’erano cinque bagni chimici per 3 mila persone, ma se ce lo dicevano ne portavamo noi un centinaio come quando organizziamo le feste del Pd. Noi non siamo buonisti, siamo umani”.