Breton SpA, incontro regionale: focus su strategia industriale e riorganizzazione del personale
A luglio era stata decisa la cassa integrazione straordinaria per tutti gli 824 lavoratori e 216 esuberi da gestire su base volontaria
CASTELLO DI GODEGO - Si è tenuto ieri un tavolo di confronto sulla situazione dell'azienda Breton SpA, a cui hanno partecipato rappresentanti istituzionali, i vertici aziendali, Confindustria Veneto Est, FIOM CGIL e rappresentanti dei lavoratori. L'incontro è stato coordinato da Giuliano Bascetta dell'Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, con l'obiettivo di esaminare le recenti decisioni dell'azienda. L'assessore regionale al Lavoro, Valeria Mantovan, ha descritto la Breton come "un'azienda solida e storica per il territorio regionale di cui rappresenta un'eccellenza industriale”.
Durante la riunione, Mantovan ha spiegato che le misure di contenimento dei costi e la riduzione del personale rientrano in una più ampia strategia di revisione industriale, supportata dalla società di consulenza KPMG e OC&C. Tale strategia è stata concepita per rispondere alla contrazione della domanda nei mercati tradizionali, come quello dei macchinari per la lavorazione della pietra, e prevede un'espansione verso settori ad alto valore aggiunto, come l'aerospazio, ritenuti promettenti sia in termini di crescita che di marginalità.
Nel luglio scorso, Breton aveva sottoscritto con le parti sindacali un accordo di cassa integrazione straordinaria per crisi, coinvolgendo tutti gli 824 lavoratori e definendo 216 esuberi da gestire su base volontaria. Finora, circa 80 lavoratori hanno lasciato l'azienda, mentre il resto del personale è attualmente impegnato in attività produttive. Per una gestione ottimale dei potenziali esuberi, Mantovan ha sottolineato l'importanza di una riorganizzazione che valorizza e aggiorna le competenze dei lavoratori in linea con le nuove esigenze aziendali.
A tale scopo, la Regione Veneto si è dichiarata disponibile a sostenere, insieme all'azienda e alle parti sociali, percorsi di politica attiva del lavoro finanziati con fondi regionali. In particolare, il Programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) potrebbe facilitare la riqualificazione dei dipendenti a rischio di esubero, favorendo la loro ricollocazione, sia all'interno che all'esterno dell'azienda. La Regione attenderà ulteriori sviluppi nelle prossime settimane per definire i dettagli di questi progetti.
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